Venerdì 16 settembre a Roma, in via della Conciliazione, si è insediato il nuovo Pro-Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro. Il Papa ha affidato a mons. Edwin Frederick O’Brien (72 anni) questa nuova responsabilità nell’agosto scorso, trasferendolo dalla diocesi di Baltimora, la sede più antica degli Stati Uniti d’America.
(Milano/g.s.) – Venerdì 16 settembre a Roma, in via della Conciliazione, si è insediato il nuovo Pro-Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro. Il Papa ha affidato a mons. Edwin Frederick O’Brien questa nuova responsabilità nell’agosto scorso, trasferendolo dalla diocesi di Baltimora, la sede più antica degli Stati Uniti d’America. Il presule, che era giunto nella capitale italiana il giorno prima, è stato accolto presso la sede del Gran Magistero, a Palazzo della Rovere, dai più alti dignitari dell’Ordine. Ringraziando per l’accoglienza, mons. O’Brien ha precisato che per qualche tempo farà il pendolare tra Roma e Baltimora, della cui diocesi è amministratore apostolico fino alla nomina del suo successore.
Edwin Frederick O’Brien, nato a New York nel 1939, succede al card. John Patrick Foley dimessosi per seri problemi di salute nel febbraio di quest’anno.
Il presule è stato ordinato sacerdote nel 1965 per il clero diocesano di New York, ma subito destinato al servizio pastorale delle forze armate (nel 1971-72 è con le truppe in Vietnam). Nel 1973 viene inviato all’Angelicum, a Roma, per approfondire gli studi in teologia morale. Al rientro in patria ricopre vari incarichi nella sua diocesi d’origine. Nuovamente a Roma tra il 1990 e il ‘94 è rettore del Pontificio collegio nordamericano. Nel 1996 è nominato vescovo ausiliare di New York ma nel giro di un anno, l’8 aprile 1997, viene designato coadiutore dell’ordinario militare per gli Stati Uniti, al quale subentra il 7 marzo 1998, fino al momento d’essere inviato a Baltimora nel 2007.
Nel dare notizia del nuovo incarico verso fine agosto, l’arcivescovo ha spiegato che per lui la notizia ha rappresentato uno choc: «Mi sto ancora abituando all’idea di non essere più l’arcivescovo di Baltimora. Fino al momento in cui ho appreso di essere stato nominato Pro-Gran Maestro del Santo Sepolcro, ritenevo che avrei concluso qui il mio episcopato. (…) Il pensiero di lasciare Baltimora, che ormai consideravo come la mia casa stabile e accogliente, mi rattrista, ma questo evento sottolinea il fatto che la Chiesa è costruita su Cristo soltanto e a lui ordinata».
Il sodalizio cavalleresco fa risalire le sue origini all’epoca delle crociate. Fu Goffredo di Buglione ad istituire a Gerusalemme l’Ordine dei canonici del Santo Sepolcro. Nel 1103 Balduino I, re di Gerusalemme, si pose a capo dell’Ordine con la prerogativa, per sé e per i suoi successori, di creare cavalieri, facoltà che fu concessa in subordine al patriarca latino di Gerusalemme, in caso di assenza o impedimento del sovrano.
Con la riconquista della Città Santa da parte di Saladino nel 1182, la disfatta di Acri nel 1291 e la scomparsa del Regno cristiano di Gerusalemme, l’Ordine restò senza un capo, ma sopravvisse grazie ai priorati europei sotto la protezione di principi, sovrani, vescovi e della stessa Santa Sede. Durante tutto il periodo di soppressione del patriarcato latino di Gerusalemme, la facoltà di creare nuovi cavalieri fu prerogativa di chi rappresentava in loco la più alta autorità religiosa cattolica e cioè il Custode di Terra Santa.
Quando, nel 1847, il patriarcato latino venne ripristinato, Pio IX diede all’Ordine un nuovo statuto e lo pose direttamente sotto la protezione della Santa Sede con il ruolo fondamentale di assicurare il mantenimento delle opere del patriarcato latino di Gerusalemme, pur conservando il compito più propriamente spirituale di propagazione della fede. Pio XII, nel 1949, stabilì che il Gran Maestro dell’Ordine fosse un cardinale. Al patriarca di Gerusalemme spetta la carica di Gran Priore.