È tempo di partenze in Terra Santa: hanno lasciato i loro incarichi, chiamati a nuove responsabilità, l’esarca patriarcale maronita di Gerusalemme, Palestina e Giordania e arcivescovo di Haifa, mons. Paul Nabil Sayah (71 anni), e l'esarca patriarcale armeno cattolico mons. Raphael Minassian (64 anni).
(Milano/g.s.) – È tempo di partenze in Terra Santa: hanno lasciato i loro incarichi, chiamati a nuove responsabilità, due dei capi delle 13 Chiese e comunità cristiane locali. Ai primi di giugno il patriarca maronita, mons. Bechara Boutros Raï, ha trasferito a Beirut l’esarca patriarcale maronita di Gerusalemme, Palestina e Giordania (e arcivescovo di Haifa), mons. Paul Nabil Sayah (71 anni). Il presule svolgerà le funzioni di vicario generale di mons. Raï. Prete dal 1967, Sayah è stato vescovo per i maroniti in Terra Santa a partire dal 1996.
Parte anche l’esarca patriarcale armeno cattolico mons. Raphael Minassian (64 anni), che ricopriva questo incarico dal 2005. L’arciprete, che verrà ordinato vescovo, è sacerdote dal 1973. Durante il suo ministero ha operato tra gli armeni cattolici in Libano e negli Stati Uniti (California, Arizona e Nevada). Nel 2004 ha fondato l’emittente Tele Pace Armenia, che ancora dirige. Il 24 giugno scorso la Santa Sede ha reso noto che il Papa lo ha nominato ordinario per gli armeno-cattolici dell’Europa orientale.