La crisi siriana, con le sue ripercussioni economiche, fa tremare le nazioni circostanti non ancora provate dall'onda della rivolta araba. La chiusura delle frontiere preoccupa gli operatori economici di Libano e Giordania: gran parte delle esportazioni dei due Paesi transitano infatti per il territorio siriano.
(Milano/c.g.) – La crisi siriana, con le sue ripercussioni economiche, fa tremare i Paesi circostanti non ancora provati dall’onda della rivolta araba. Secondo il quotidiano libanese The Daily Star la bilancia commerciale del Libano con la Siria ammonta a 1,6 miliardi di dollari. E le esportazioni libanesi che passano attraverso la Siria raggiungono un valore pari a 240 milioni di dollari annui. Circa il 30 per cento dell’export libanese, infatti, viaggia via terra. Questo significa che, necessariamente, per raggiungere il mercato turco, arabo ed est-europeo a cui è destinato, deve passare dalla Siria. Neemat Frem, presidente degli industriali libanesi, intervistato dal Daily Star si è detto particolarmente preoccupato per la recente chiusura del confine tra Siria e Giordania da cui passa la maggior parte dei beni libanesi diretti verso il mondo arabo.
Louis Hobeika, economista e professore all’Università Notre Dame di Beirut, ha calcolato che il traffico attraverso il confine siro-giordano sia diminuito del 75 per cento da quando la protesta è scoppiata lo scorso mese. Anche Taher Odwad, ministro giordano della Comunicazione, ha espresso la speranza che il confine tra Siria e Giordania, che è la porta di transito per le merci dirette da Europa e Turchia verso il Golfo, possa riaprire al più presto.
La crisi siriana è destinata a incidere anche su un altro aspetto dell’economia dei Paesi circostanti: quello turistico. Infatti, una percentuale consistente dei visitatori che si recano in Libano visitano il Paese grazie a pacchetti turistici che comprendono soprattutto la visita alla Siria, e solo in appendice la visita al Libano. Così, molti alberghi libanesi stanno registrando la disdetta di prenotazioni per la stagione turistica appena iniziata.