I veri messaggi del Sinodo sul Medio Oriente da poco concluso nelle parole del Custode di Terra Santa e del vescovo ausiliare di Gerusalemme, mons. Willliam Shomali. Anche quest’anno a fine ottobre s’è svolto il consueto pellegrinaggio dei francescani e dei pellegrini alle rive del fiume Giordano. Calcio e solidarietà: sul campo, a Betlemme, la Nazionale palestinese e una squadra di sacerdoti-calciatori giunti dall'Italia nei giorni scorsi.
(Gerusalemme) – Comunione e testimonianza, giustizia e dialogo, speranza e pace… è questa la voce del Sinodo sul Medio Oriente da poco concluso. «Abbiamo riflettuto su temi pastorali, non politici», dice il Custode di Terra Santa, davanti alle polemiche emerse a margine dell’evento ecclesiale. Anche il vescovo ausiliare di Gerusalemme, mons. Willliam Shomali, preferisce parlare di speranza. Anche quest’anno a fine ottobre s’è svolto il consueto pellegrinaggio dei francescani e dei pellegrini alle rive del fiume Giordano. Calcio e solidarietà: sul campo, a Betlemme, la Nazionale palestinese e una squadra di sacerdoti-calciatori giunti dall’Italia nei giorni scorsi.