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Il Papa: al prossimo Sinodo sul Medio Oriente uniti e solidali

Terrasanta.net
6 giugno 2010
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Il Papa: al prossimo Sinodo sul Medio Oriente uniti e solidali
Nicosia. Benedetto XVI consegna ai vescovi del Medio Oriente il documento di lavoro del Sinodo in programma il prossimo ottobre.

Il Papa ha consegnato l’Instrumentum laboris ai patriarchi e vescovi del Medio Oriente, ricordando mons. Luigi Padovese, ucciso giovedì scorso. Ha poi riconosciuto che l'Assemblea speciale di ottobre nasce su richiesta stessa delle Chiese di quell'area e sarà occasione per rinsaldare i legami di unità. Nuovo pressante appello alla pace nella regione.


(Nicosia/g.s.) – «Prima di iniziare, ritengo doveroso fare memoria del defunto vescovo Luigi Padovese, che, come presidente della Conferenza episcopale turca, ha contribuito alla preparazione dell’Instrumentum Laboris, che oggi vi consegno. La notizia della sua morte improvvisa e tragica, avvenuta giovedì, ha sorpreso e colpito tutti noi. Affido la sua anima alla misericordia di Dio onnipotente, ricordando quanto egli si impegnò, specialmente come vescovo, per la mutua comprensione in ambito interreligioso e culturale e per il dialogo tra le Chiese. La sua morte è un lucido richiamo alla vocazione che tutti i cristiani condividono ad essere, in ogni circostanza, testimoni coraggiosi di tutto ciò che è buono, nobile e giusto». Con queste parole, prima di concludere la solenne Messa al palazzetto dello sport Eleftheria, alle porte di Nicosia, il Papa ha iniziato il discorso – letto in inglese e francese senza mai alzare il tono di voce – per la consegna ufficiale dell’Instrumentum laboris ai patriarchi e vescovi del Medio Oriente.

Quell’area, ha riconosciuto il Vescovo di Roma, «ha un posto speciale nel cuore di tutti i cristiani, dal momento che fu proprio lì che Dio si è fatto conoscere ai nostri padri nella fede. Dal tempo in cui Abramo uscì da Ur dei Caldei obbedendo alla chiamata del Signore, sino alla morte e risurrezione di Gesù, l’opera salvifica di Dio fu compiuta mediante individui e popoli nelle vostre patrie. Da allora, il messaggio del Vangelo si è diffuso in tutto il mondo, ma i cristiani da ogni luogo continuano a guardare al Medio Oriente con speciale riverenza, a causa dei profeti e dei patriarchi, degli apostoli e dei martiri, ai quali dobbiamo così tanto, agli uomini e alle donne che hanno ascoltato la parola di Dio, hanno dato testimonianza ad essa, e l’hanno consegnata a noi appartenenti alla grande famiglia della Chiesa».

Benedetto XVI ha quindi ricordato che l’assemblea speciale del Sinodo dei vescovi viene convocata proprio su richiesta dei pastori di quelle Chiese e che «tenterà di approfondire i legami di comunione fra i membri delle vostre Chiese locali, come pure la comunione di queste medesime Chiese tra di loro e con la Chiesa universale. Questa Assemblea desidera inoltre incoraggiarvi nella testimonianza della vostra fede in Cristo, che voi rendete nei Paesi dove questa fede è nata ed è cresciuta».

Ma l’appuntamento di ottobre, auspica Ratzinger, sarà anche «un’occasione per i cristiani del resto del mondo di offrire un sostegno spirituale e una solidarietà per i loro fratelli e sorelle del Medio Oriente e (…) per porre in risalto il valore importante della presenza e della testimonianza cristiane nei Paesi della Bibbia, non solo per la comunità cristiana a livello mondiale, ma ugualmente per i vostri vicini e concittadini».

Ratzinger ha riconosciuto il contributo dei cristiani mdiorientali al bene comune «per esempio attraverso l’educazione, la cura dei malati e l’assistenza sociale». «Voi – ha detto il Papa, facendosi voce di quelle Chiese rispetto ai loro connazionali e al resto del mondo – desiderate vivere in pace e in armonia con i vostri vicini ebrei e musulmani. Spesso agite con artigiani della pace nel difficile processo di riconciliazione. Voi meritate la riconoscenza per il ruolo inestimabile che rivestite. È mia ferma speranza che i vostri diritti siano sempre più rispettati, compreso il diritto alla libertà di culto e la libertà religiosa, e che non soffriate giammai di discriminazioni di alcun tipo».

«Prego – ha detto Benedetto XVI – che i lavori dell’Assemblea speciale aiutino a volgere l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede, affinché si possano trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze. In merito a questa grave questione, ripeto il mio appello personale per uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano nel Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue».

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