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Tra pochi giorni Benedetto XVI a Cipro. Non per tutti è il benvenuto

Terrasanta.net
27 maggio 2010
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Alcuni ecclesiastici ortodossi di Cipro potrebbero contestano l'arrivo di Papa Benedetto XVI sulla loro isola. I più espliciti contestatori, secondo la stampa cipriota, sono il vescovo di Limassol e altri quattro membri del Santo Sinodo, l'organo di autogoverno della Chiesa ortodossa cipriota. Il nunzio apostolico, mons. Antonio Franco, getta acqua sul fuoco.


(Milano/g.s.) – Alcuni ecclesiastici ortodossi di Cipro potrebbero contestare platealmente la presenza di Papa Benedetto XVI sulla terza isola del Mediterraneo, tra poco più di una settimana. Quello che la stampa cipriota aveva ventilato già a principio aprile sembra avverarsi.

A dar voce allo scontento non sono gruppetti marginali, ma addirittura alcuni dei 17 membri del Santo Sinodo, l’organismo di autogoverno della Chiesa ortodossa di Cipro. Secondo i media almeno cinque vescovi avrebbero annunciato la volontà di non recarsi a dare il benvenuto al Papa.

L’arcivescovo Chrisostomos II – capo degli ortodossi ciprioti e autore, insieme con il presidente della Repubblica Demetris Christofias, dell’invito al Pontefice – esorta i confratelli a non mancare di rispetto al suo ospite. Senza mezzi termini, invita i suoi a ragionare con la testa più che con la pancia: «Nella Chiesa c’è democrazia e libertà di parola – dice il presule -, ma ciò non significa che uno possa dire la prima cosa che gli passa per la testa».

In effetti c’è chi le ha sparate grosse: due gruppi ortodossi sono arrivati a chiedere alla magistratura – senza il minimo senso del ridicolo – che il Papa sia arrestato mentre si trova a Cipro per aver dato copertura a dei pedofili.

Ma torniamo ai vescovi. Chrisostomos II ha minacciato di proporre sanzioni, come l’esclusione per un anno dai lavori del Santo Sinodo, contro coloro che si rifiutassero di presenziare all’accoglienza del Papa. Il tema verrà discusso in una riunione dell’organismo in calendario il 3 giugno, alla vigilia dell’arrivo di Ratzinger.

Chrisostomos II ha ricordato che il Sinodo stesso a suo tempo, deliberando a maggioranza, avallò l’invito al Papa. Qualche suo membro può dissentire, ma l’arcivescovo lo richiama ad attenersi a quanto deciso, così come fa lui stesso con le deliberazioni che personalmente non condivide.

Tra i più espliciti contestatori c’è il vescovo di Limassol, Athanasios, che in un’intervista, giorni fa, ha definito il Papa «un eretico». Il prelato non è esattamente una figura di secondo piano: nel 2006 anche lui era in corsa per diventare arcivescovo, ma gli fu preferito Chrisostomos, l’allora vescovo di Pafos.

Intanto il portavoce della polizia, Michalis Katsounotos, dice che non si hanno notizie di clamorose manifestazioni di protesta in programma, né ci si attende l’arrivo di gruppi massicci di agitatori dalla Grecia. I ciprioti, d’altronde, hanno tutto l’interesse a evitare figuracce davanti al mondo intero.

Due giorni fa, a Nicosia, il nunzio apostolico a Cipro, mons. Antonio Franco, è stato ricevuto dal presidente Demetris Christofias. Conversando coi giornalisti al termine dell’incontro, il rappresentante pontificio ha detto che il Papa giungerà sull’isola per incontrare il suo popolo ed effettuare un pellegrinaggio sulle orme di san Paolo. Benedetto XVI, ha sottolineato mons. Franco, non intende ferire nessuno e dunque non c’è ragione d’opporsi alla sua visita.

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