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Prende forma la tredicesima edizione di “Religion Today”

Simone Esposito
13 maggio 2010
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Prende forma la tredicesima edizione di “Religion Today”
Un momento della conferenza stampa svoltasi il 12 maggio nella sede di Radio Vaticana per la presentazione del festival Religion Today 2010.

Religion Today, il festival itinerante del cinema delle religioni, quest’anno sceglie di dedicarsi a due categorie di «viaggiatori»: i pellegrini e i migranti. È la scelta tematica presentata ieri pomeriggio a Roma dalla direttrice della rassegna, Katia Malatesta, nell’anteprima della tredicesima edizione, in calendario dal 6 al 21 ottobre in varie località d'Italia.


(Roma) – Religion Today, il festival itinerante del cinema delle religioni, quest’anno sceglie di dedicarsi a due categorie di «viaggiatori»: i pellegrini e i migranti. È la scelta tematica presentata ieri pomeriggio a Roma dalla direttrice della rassegna, Katia Malatesta, nell’anteprima della tredicesima edizione del festival, che si terrà dal 6 al 21 ottobre prossimo. Malatesta ha annunciato che il titolo del concorso 2010 sarà Viaggi della fede. Viaggi della speranza: «In questo tempo in cui spostarsi è facilissimo, mentre non lo è altrettanto “viaggiare” nel senso più vero del termine, abbiamo scelto di concentrare la nostra attenzione su due modi diversi di viaggiare oggi: il pellegrinaggio, mosso dalla fame spirituale, e la migrazione, spinta dalla fame concreta, fisica. Le iscrizioni sono state aperte da poco e chiuderanno a luglio, ma sono già più di sessanta le opere che ci sono arrivate, anche da Paesi nuovi concorrenti, come Thailandia e Giappone».

Religion Today sarà anche quest’anno un festival itinerante: il concorso e gli eventi collaterali prenderanno vita a Trento, «città natale» dell’iniziativa, a Bolzano (in collaborazione con il Teatro Cristallo), Bassano del Grappa (Vicenza), Nomadelfia (Grosseto), Sant’Angelo a Fasanella (Salerno), Campochiaro (Campobasso) e Roma.

Proprio la capitale sta ospitando, in questi giorni, una rassegna speciale con proiezioni e incontri tra i registi, le scuole superiori e le realtà associative cittadine. Teatro della manifestazione è il Nuovo Cinema Aquila, una delle realtà culturali più interessanti della città. Ha spiegato Paola Pannicelli, curatrice dell’evento, che «quello tra Religion Today e il Nuovo Cinema Aquila non è stato un incontro casuale ma non certo partito da zero, perché questa collaborazione è fondata su radici comuni: quelle della promozione dell’integrazione e dell’incontro fra le differenze». Lo spazio del Nuovo Cinema Aquila è un vero e proprio centro culturale realizzato dal Comune di Roma in una struttura confiscata alla Banda della Magliana grazie alla legge sul riutilizzo dei beni sequestrati alle mafie, in un quartiere, il Pigneto, che nel secondo dopoguerra fu il set naturale del cinema neorealista di Pasolini e De Sica e oggi vede una forte presenza di comunità straniere immigrate. «L’obiettivo – ha concluso Pannicelli – è quello di far incontrare le persone tra di loro e anche con i rappresentanti delle religioni che saranno raccontante dai film della rassegna».

Confermata anche per il 2010 la collaborazione con la facoltà di Comunicazione dell’Università pontificia salesiana, che ospiterà alcune proiezioni e assegnerà un premio speciale. «È un privilegio per il nostro ateneo – ha detto il preside don Franco Lever – poter partecipare anche quest’anno. I nostri corsi sono frequentati da duecento studenti che parlano sessanta lingue diverse, siamo una palestra di dialogo, quindi il legame con Religion Today è naturale».

Prosegue anche il legame artistico con la Cineteca di Gerusalemme (una partnership che compie dieci anni) e l’organizzazione del «laboratorio di convivenza» che ogni anno riunisce per tre giorni sessanta operatori del mondo del cinema di diverse fedi e nazionalità. Infine, Trento ospiterà in ottobre la seconda edizione del seminario internazionale sul ruolo delle religioni nelle relazioni internazionali organizzato in collaborazione con il ministero degli Esteri: «Questo tema – ha spiegato Pasquale Ferrara, capo dell’Unità di analisi e programmazione della Farnesina – è considerato negativamente nella pubblicistica politologica. Il seminario, invece, riunirà accademici ed esperti di fama internazionale per mettere in risalto la valenza positiva del contributo religioso, soprattutto su due fronti: quello della governance e della tutela dei beni pubblici globali, e quello della cosiddetta human security».

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