In occasione della Giornata della donna, l'8 marzo scorso, l'Ufficio centrale di statistica palestinese ha diffuso una serie di dati relativi alla componente femminile della società nei Territori Palestinesi (Cisgiordania e Striscia di Gaza). Stando a quanto riportato dall'agenzia d'informazione Wafa, su una popolazione stimata in circa 4 milioni di persone, a fine 2009 le donne erano 1 milione e 965 mila (49,2 per cento) e gli uomini 2 milioni e 26 mila (50,8 per cento). Mentre decresce il tasso di mortalità e sale l'aspettativa di vita alla nascita, resta bassa la partecipazione delle donne al mondo del lavoro.
(g.s.) – In occasione della Giornata della donna, l’8 marzo scorso, l’Ufficio centrale di statistica palestinese ha diffuso una serie di dati relativi alla componente femminile della società nei Territori Palestinesi (Cisgiordania e Striscia di Gaza).
Stando a quanto riportato dall’agenzia d’informazione Wafa, su una popolazione stimata in circa 4 milioni di persone, a fine 2009 le donne erano 1 milione e 965 mila (49,2 per cento) e gli uomini 2 milioni e 26 mila (50,8 per cento). Nonostante le condizioni di vita sfavorevoli determinate dal conflitto nella regione, si riscontra un decremento del tasso di mortalità. Sale così l’aspettativa di vita alla nascita: per le femmine è di 73,2 anni, per i maschi di 70,5 (dati che variano a seconda che si considerino gli abitanti della Striscia o della Cisgiordania).
Le statistiche del 2009 ci dicono che il 60 per cento delle palestinesi d’età superiore ai 15 anni ha già contratto matrimonio; le vedove sono il 6 per cento, le divorziate o separate l’1,5, le nubili il 36,5. Nel 2008 l’età media delle ragazze al momento delle nozze era di 19 anni e mezzo.
In tema di istruzione: nel 2009 l’8 per cento delle donne con più di 15 anni era ancora analfabeta, percentuale quadrupla rispetto a quella registrata fra i maschi. C’è da dire, però, che 55 studenti su 100 nell’anno scolastico 2007-2008 erano femmine, percentuale praticamente identica a quella delle insegnanti censite nel corpo docente delle scuole pubbliche un anno dopo.
Nel mondo del lavoro la presenza femminile – si parla di donne che abbiano già compiuto i 15 anni – è ancora relativamente ridotta (15,5 per cento): anche qui, naturalmente, c’è differenza tra Striscia (12,2) e Cisgiordania (17,4). Tali percentuali sono tra le più basse del mondo: se condiseriamo l’intero Medio Oriente, ad esempio, le lavoratrici raggiungono il 26 per cento del totale.
Non mancano, tuttavia, donne tra i professionisti più qualificati: secondo dati riferiti al 2008, nell’ambito della Giustizia ci sono 12 donne ogni 100 magistrati; nel campo dell’informazione le giornaliste sono 16 su 100; in diplomazia le ambasciatrici sono 5; nel governo dell’Autorità Nazionale Palestinese siedono 5 ministre (su 22 dicasteri). Le percentuali più alte si raggiungono nel settore sanitario: tra il personale infermieristico le donne sono 56 su 100; circa il 50 per cento tra i farmacisti e il 20 per cento tra i dentisti.
Purtroppo le donne non mancano neppure tra gli almeno 7.300 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Se ne contano circa 35, tra le quali 5 scontano la pena dell’ergastolo.