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Palestinesi al femminile

09/03/2010  |  Milano
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Palestinesi al femminile
Studentesse palestinesi a Betlemme. (foto G. Caffulli)

In occasione della Giornata della donna, l'8 marzo scorso, l'Ufficio centrale di statistica palestinese ha diffuso una serie di dati relativi alla componente femminile della società nei Territori Palestinesi (Cisgiordania e Striscia di Gaza). Stando a quanto riportato dall'agenzia d'informazione Wafa, su una popolazione stimata in circa 4 milioni di persone, a fine 2009 le donne erano 1 milione e 965 mila (49,2 per cento) e gli uomini 2 milioni e 26 mila (50,8 per cento). Mentre decresce il tasso di mortalità e sale l'aspettativa di vita alla nascita, resta bassa la partecipazione delle donne al mondo del lavoro.


(g.s.) – In occasione della Giornata della donna, l’8 marzo scorso, l’Ufficio centrale di statistica palestinese ha diffuso una serie di dati relativi alla componente femminile della società nei Territori Palestinesi (Cisgiordania e Striscia di Gaza).

Stando a quanto riportato dall’agenzia d’informazione Wafa, su una popolazione stimata in circa 4 milioni di persone, a fine 2009 le donne erano 1 milione e 965 mila (49,2 per cento) e gli uomini 2 milioni e 26 mila (50,8 per cento). Nonostante le condizioni di vita sfavorevoli determinate dal conflitto nella regione, si riscontra un decremento del tasso di mortalità. Sale così l’aspettativa di vita alla nascita: per le femmine è di 73,2 anni, per i maschi di 70,5 (dati che variano a seconda che si considerino gli abitanti della Striscia o della Cisgiordania).

Le statistiche del 2009 ci dicono che il 60 per cento delle palestinesi d’età superiore ai 15 anni ha già contratto matrimonio; le vedove sono il 6 per cento, le divorziate o separate l’1,5, le nubili il 36,5. Nel 2008 l’età media delle ragazze al momento delle nozze era di 19 anni e mezzo.

In tema di istruzione: nel 2009 l’8 per cento delle donne con più di 15 anni era ancora analfabeta, percentuale quadrupla rispetto a quella registrata fra i maschi. C’è da dire, però, che 55 studenti su 100 nell’anno scolastico 2007-2008 erano femmine, percentuale praticamente identica a quella delle insegnanti censite nel corpo docente delle scuole pubbliche un anno dopo.

Nel mondo del lavoro la presenza femminile – si parla di donne che abbiano già compiuto i 15 anni – è ancora relativamente ridotta (15,5 per cento): anche qui, naturalmente, c’è differenza tra Striscia (12,2) e Cisgiordania (17,4). Tali percentuali sono tra le più basse del mondo: se condiseriamo l’intero Medio Oriente, ad esempio, le lavoratrici raggiungono il 26 per cento del totale.

Non mancano, tuttavia, donne tra i professionisti più qualificati: secondo dati riferiti al 2008, nell’ambito della Giustizia ci sono 12 donne ogni 100 magistrati; nel campo dell’informazione le giornaliste sono 16 su 100; in diplomazia le ambasciatrici sono 5; nel governo dell’Autorità Nazionale Palestinese siedono 5 ministre (su 22 dicasteri). Le percentuali più alte si raggiungono nel settore sanitario: tra il personale infermieristico le donne sono 56 su 100; circa il 50 per cento tra i farmacisti e il 20 per cento tra i dentisti.

Purtroppo le donne non mancano neppure tra gli almeno 7.300 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Se ne contano circa 35, tra le quali 5 scontano la pena dell’ergastolo.

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