«Il Santo Padre, che ha visitato la Terra Santa dall’8 al 15 maggio 2009, ha prontamente accolto la richiesta di numerosi confratelli nell’episcopato di convocare un’Assemblea sinodale per il Medio Oriente. Essa dovrebbe approfondire l’insegnamento degli Atti degli Apostoli, per rivivere l’esperienza della comunità primitiva ad un livello ancora più maturo, e per rendere testimonianza con le parole e, soprattutto, con le opere di un’autentica vita cristiana (…)». È uno dei passi della prefazione di mons. Nikola EteroviŤ, segretario generale del Sinodo dei vescovi, ai Lineamenta dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente che si terrà a Roma nell’ottobre prossimo. Si tratta di un documento denso di spunti (ne riferiamo a p. 4), che spingerà le Chiese ad una riflessione approfondita ed efficace sulle modalità della presenza cristiana nei Paesi del Medio Oriente.
Gli obiettivi che il Sinodo si propone sono infatti di fondamentale importanza per la vita delle comunità e delle Chiese: prima di tutto «confermare e rafforzare i cristiani nella loro identità mediante la Parola di Dio e i Sacramenti, e ravvivare la comunione ecclesiale tra le Chiese particolari, affinché possano offrire una testimonianza di vita cristiana autentica, gioiosa e attraente».
Poi «è necessario rafforzare la comunione a tutti i livelli: all’interno di ciascuna Chiesa cattolica d’Oriente, tra tutte le Chiese cattoliche e con le altre Chiese cristiane». Il versante della testimonianza cristiana e del rapporto spesso non facile con islam ed ebraismo saranno temi ineludibili. In un contesto sociale e politico segnato da profonda instabilità e ingiustizia, i cristiani devono insomma riappropriarsi del ruolo e del senso della loro missione, per essere «autentici testimoni di Cristo».