Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia
L'iniziativa di un'associazione di giovani israeliani che affiancano i pastori palestinesi nella difensa dei loro diritti.

Ta’ayush, insieme per la difesa del diritto al pascolo

Chiara Tamagno
8 gennaio 2010
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
<i>Ta’ayush</i>, insieme per la difesa del diritto al pascolo
Un gregge al pascolo in Cisgiordania.

In Terra Santa anche il diritto al pascolo è motivo di contesa: lo sanno bene i pastori del deserto del Negev che portano le loro greggi lungo le piste di antica transumanza, dove oggi troneggiano qua e là insediamenti israeliani talvolta ostili. Sono zone aride, prive di vegetazione, dove  pecore e capre si fermano comunque a brucare tra i piccoli e radi arbusti. Tra le colline di Maon e Carmel, ad esempio, sono soliti transitare i pastori, sia palestinesi sia beduini, provenienti dalle zone di Um al-Cheir e di Tubba, che spesso subiscono le minacce o gli attacchi dei coloni insediati ai lati del passaggio.

Per proteggere il diritto di passaggio e di pascolo di questi pastori, si sono mobilitati da qualche anno alcuni giovani israeliani, legati all’Associazione Ta’ayush: coordinati da Amiel Vardi, che nella vita fa il professore di greco e latino all’Università di Gerusalemme, si impegnano a scortare i pastori durante il lento passaggio tra le colline. Un’attività che svolgono almeno una volta la settimana (il venerdì o il sabato). Spiega Amiel: «è un modo per proteggere i pastori, ma anche un’occasione per stare con loro, per familiarizzare e per condividere la fatica del loro cammino». I volontari scendono a piedi, lasciandosi la strada per Hebron alle spalle, e vanno incontro ai ragazzini che guidano le greggi: ormai si conoscono e si mettono al loro seguito. Il ritmo del cammino sembra dato dal brucare delle pecore, che sostano per ore sul pendio assolato: i pastori e i loro amici accompagnatori certo non hanno fretta, anzi si godono ampie pause di silenzio e di contemplazione di un paesaggio incontaminato. Ma non è solo questo. L’aiuto di Ta’ayush comprende anche l’offerta di taniche di acqua, che i volontari portano con i trattori, raggiungendo le grotte o i villaggi dove le famiglie dei pastori vivono in condizioni di estrema povertà. Stanno anche studiando il modo di far arrivare la corrente elettrica, magari sfruttando il calore del sole o il vento.

I volontari di Ta’ayush sono spesso accompagnati dai membri di associazioni internazionali in questo servizio silenzioso ma utile a una categoria sociale ancora oggi tra le più emarginate.

Come ricevere l'Eco

Il tabloid Eco di Terrasanta viene spedito ogni due mesi a tutti coloro che sono interessati ai Luoghi Santi e che inviano un’offerta, o fanno una donazione, a favore delle opere della Custodia di Terra Santa tramite la nostra Fondazione.

Maggiori informazioni
Sfoglia l'Eco

Se non hai mai avuto modo di leggere Eco di Terrasanta, ti diamo la possibilità di sfogliare un numero del 2023.
Buona lettura!

Clicca qui
Sostienici

Terrasanta.net conta anche sul tuo aiuto

Dona ora
Newsletter

Ricevi i nostri aggiornamenti

Iscriviti
La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle