Gennaio 2010
A Roma il secondo festival degli itinerari dello Spirito
Superare il concetto di «turismo religioso» per approdare a quello di «itinerari dello Spirito»: è l'obiettivo di fondo del Josp Fest (Josp sta per Journeys of the Spirit, «itinerari dello Spirito», per l'appunto), il festival internazionale di promozione dei viaggi di fede organizzato dall'Opera romana pellegrinaggi (Orp). La manifestazione ha aperto oggi a Roma la sua seconda edizione, destinata a chiudersi domenica 17. Centomila i visitatori attesi dagli organizzatori, più del doppio dell'affluenza registrata lo scorso anno.
Il computo dei cristiani in Israele nel 2009
L'Ufficio israeliano di statistica ha pubblicato recentemente i dati sui cristiani in Israele al 2009. Le statistiche dicono che sarebbero 154 mila, pari al 2,1 per cento della popolazione (7 milioni e mezzo di abitanti). L'81 per cento ha cittadinanza israeliana ed è di lingua e cultura araba. Il restante 19 per cento (circa 30 mila persone) è costituito da immigrati dai Paesi dell'ex Unione Sovietica, ufficialmente registrati come cristiani, ma anche dalla minuscola comunità di cattolici ebreofoni radunati in quattro comunità nel Paese.
I rabbini: Quegli sputi un’offesa a Dio
Finalmente in Israele autorità politiche e religiose sembrano essersi decise a contrastare l'inciviltà dei giovani ebrei ultraortodossi che a Gerusalemme sputano contro monaci, frati e suore cristiani e l'abito, o i simboli religiosi, che indossano. Un comunicato stampa dell'ambasciata di Israele presso la Santa Sede illustra le recenti iniziative intraprese dalla municipalità di Gerusalemme, in coordinamento con il ministero degli Esteri e i rabbini ultraortodossi.
L'11 novembre scorso aveva preso posizione anche il Gran rabbino ashkenazita di Israele, Yona Metzger.
Ta’ayush, insieme per la difesa del diritto al pascolo
As Salam Wal Kheir raccontare la fede in arabo
Belluno, cento anni di viaggi
Un profugo di nome Gesù
Il terzo grande dono, la «grazia» dei sacerdoti
Pace come difesa e salvaguardia del Creato
Egitto, arresti dopo la strage dei copti nel sud del Paese
Le autorità egiziane hanno arrestato tre uomini sospettati di essere responsabili dell'uccisione di sette persone fuori da una chiesa dopo la Messa di mezzanotte del Natale copto, mercoledì 6 gennaio, nella città di Nag Hammadi (provincia meridionale di Qena, in Egitto), a 65 chilometri dalle rovine archeologiche di Luxor. Secondo la polizia, la strage va messa in relazione con uno stupro perpetrato nel mese di novembre da un cristiano, nei confronti di una giovane musulmana di 12 anni. Il vescovo Kirollos, della diocesi di Nag Hammadi, ha dichiarato all'agenzia Associated Press che «tutto oggi viene letto in chiave religiosa. Il problema è come azzerare i cristiani in Egitto».