Nel 2009 hanno si sono recati in Israele 2 milioni e 700 mila visitatori, una cifra inferiore a quella dell'anno precedente, ma comunque di tutto rispetto. Lo dicono le cifre fornite dal ministero del Turismo israeliano, secondo le quali la parte del leone la gioca l'oltre mezzo milione di turisti provenienti dagli Stati Uniti. Cresce il flusso dei pellegrini cattolici dall'Est Europa (soprattutto dalla Polonia) e dall'Estremo Oriente. La destinazione più gettonata è Gerusalemme. Tra le mete non religiose, la più visitata è Tel Aviv, con le sue spiagge e i suoi locali.
(g.c.) – Non è stata eguagliata la cifra del 2008, quando i turisti-pellegrini furono circa 3 milioni. Ma 2 milioni e 700 mila visitatori sono comunque una realtà decisamente ragguardevole.
Stiamo parlando del flusso di turisti e pellegrini in Israele nell’anno che si è appena concluso. Secondo le cifre fornite dal ministero del Turismo israeliano, il 72 per cento dei visitatori è giunto in Terra Santa con un volo aereo. La parte del leone la gioca l’oltre mezzo milione di turisti provenienti dagli Stati Uniti (da cui giungono ogni anno molte comitive di giovani ebrei), seguiti dai russi e dai francesi. Cresce il flusso dei pellegrini cattolici dall’Est Europa (soprattutto dalla Polonia) e dall’Estremo Oriente. È di poco più di 121 mila turisti/pellegrini il dato relativo agli arrivi dall’Italia.
La destinazione più gettonata è Gerusalemme con i suoi monumenti e santuari. Il Muro occidentale è visitato dal 74 per cento dei turisti-pellegrini, seguono il Monte degli Ulivi (54 per cento) e il Santo Sepolcro (53 per cento). Su 2 milioni e 700 mila ingressi turistici, la maggior parte (il 54 per cento) è cristiano ed è spinto da motivazioni di fede. C’è poi un 39 per cento di ebrei, un flusso che si fa imponente in occasione delle principali festività ebraiche.
Tra le mete non religiose, la più visitata è Tel Aviv, con le sue spiagge e i suoi locali. Il 45 per cento dei turisti fa una tappa sul Mar Morto, il 39 per cento sosta per qualche ora anche sul Lago di Tiberiade.
La voce del turismo è importante nell’economia israeliana. Nel 2009 ha portato nelle casse dello Stato 3,3 milioni di dollari. Il comparto turistico offre lavoro a circa 90 mila persone.
Per il 2010 il ministero del Turismo israeliano conta di incrementare ulteriormente il numero dei turisti-pellegrini. Sono stato favoriti investimenti in nuove strutture alberghiere e in infrastrutture, con l’obiettivo di aumentare la capacità ricettiva e di consentire un milione di pernottamenti in più nell’arco dell’anno.