Il 29 dicembre per tradizione secolare a Betlemme è il giorno delle pulizie alla basilica della Natività: religiosi latini, armeni e greci ortodossi si trovano per espletare i lavori di spolvero delle pareti e di lavaggio del pavimento con una particolare miscela a base di petrolio. Un lavoro apparentemente ordinario, che spesso, però, dà adito a diverbi anche piuttosto accesi. Quest'anno la situazione è degenerata con particolare violenza, al punto da comportare la chiusura della basilica per tutto il giorno, tra le proteste dei pellegrini.
Il 29 dicembre per tradizione secolare a Betlemme è il giorno delle pulizie alla basilica della Natività: religiosi latini, armeni e greci ortodossi si trovano per espletare, secondo regole ben precise, i lavori di spolvero delle pareti e di lavaggio del pavimento con una particolare miscela a base di petrolio. Un lavoro apparentemente ordinario, che spesso però dà adito a diverbi anche piuttosto accesi tra i religiosi delle comunità che amministrano la basilica. Quest’anno la situazione è degenerata con particolare violenza. Già alle nove del mattino tra armeni e greco-ortodossi non c’è stato accordo sul numero di religiosi ai quali delegare il delicato compito di pulitura dell’area comune vicina alla grotta: si decide per sei rappresentanti per ognuna delle due comunità, ma via via che si procede al lavoro altri armeni e altri greci si aggiungono al gruppo originario facendo a gara ciascuno per essere il nucleo più numeroso.
Padre Ibrahim Faltas è presente come rappresentante della Custodia e assiste a questa crescente prova di forza: «A un certo punto sono arrivati ad essere cinquanta uomini armeni contro cinquanta greco-ortodossi e hanno iniziato a volare botte da orbi, a colpi di manici di scopa, mentre un centinaio di poliziotti sono intervenuti per dividere i contendenti. Sono state rotte numerose lampade, e, quel che è peggio, alcuni religiosi sono rimasti seriamente feriti (due con la gamba rotta son finiti all’ospedale) e il capo della polizia è uscito con un taglio profondo in testa. Un vero disastro!».
La rissa è durata qualche ora, poi è stata ricomposta, almeno all’apparenza, nel pomeriggio al tavolo dei francescani che, come tradizione, hanno invitato tutti a prendere il caffè al loro convento: «Si sono presentate comunque ambo le parti, armeni e greci, anche se tra loro evitavano di parlarsi».
Purtroppo non è la prima volta che a Betlemme scoppiano episodi di forte intolleranza tra i religiosi della basilica, ma lo scorso 29 dicembre «delle pulizie» è stato così violento da comportare la chiusura della basilica per tutto il giorno. Forti le proteste dei pellegrini, ai quali è stato impedito di recarsi alla grotta dove è nato Gesù: a decine i pullman che hanno bloccato la strada che porta alla celebre piazza della Mangiatoia. Anche i cristiani che dai Paesi confinanti avevano ottenuto il permesso di venire per un solo giorno in pellegrinaggio a Betlemme hanno visto sfumare un sogno accarezzato da tempo e per il quale avevano anche speso i loro risparmi.