Alcuni volontari rumeni e italiani dell'Azione cattolica, hanno trascorso parte dell'estate a Betlemme, impegnati nell'animazione in favore dei ragazzi. «L'occasione per conoscere gli amici dell'Ac di Betlemme - racconta Codrut Gabriel Morariu, dell'Ac rumena - è stata il pellegrinaggio internazionale dei giovani in Terra Santa promosso dal Fiac a fine dicembre del 2007. In continuità con il pellegrinaggio e con l'impegno dell'Azione cattolica di tutto il mondo verso i cristiani di Terra santa, è nata l'esperienza di animazione con oltre cento bambini di Betlemme».
L’animazione dell’estate ragazzi a Betlemme: è l’esperienza condivisa nei mesi scorsi dai giovani rumeni e italiani del Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) insieme agli amici dell’Ac di Betlemme.
«L’occasione per conoscerci – racconta Codrut Gabriel Morariu, dell’Ac rumena – è stata il pellegrinaggio internazionale dei giovani in Terra Santa promosso dal Fiac a fine dicembre del 2007. In continuità con il pellegrinaggio e con l’impegno dell’Azione cattolica di tutto il mondo verso i cristiani di Terra santa, è nata l’esperienza di animazione con oltre cento bambini di Betlemme».
Codrut, accompagnato da un altro giovane di Cluj, Raluca Fernea, ha trascorso a Betlemme il mese di luglio. Negli stessi giorni, sono arrivati a Betlemme anche Gabriele Pinca e Alessandra Perticoni di Assisi, per inserirsi nel gruppo di volontari della parrocchia coordinati da Vincenzo Bellomo, laico fidei donum della diocesi di Mazara del Vallo. Ad agosto, invece, il testimone è passato a Domenico Montemurro, della Basilicata.
«I ragazzi – racconta Codrut Gabriel – erano divisi in tre gruppi corrispondenti a diverse fasce d’età e "intitolati" a san Francesco, i più piccoli; san Giuseppe, quelli di età intermedia e sant’Antonio, i più grandi». Dopo la preghiera del mattino e dei giochi d’animazione, «i volontari impegnavano i gruppi in attività sotto forma di laboratorio di religione, musica, attività pratiche e giochi di gruppo. Altre attività erano svolte presso il cinema e la piscina».
La sede dell’Azione cattolica di Betlemme, nella realtà di isolamento della città creata dalla costruzione del muro che la cinge e per superare il quale occorrono permessi e lunghi controlli al check-point, rappresenta l’unica struttura in cui è possibile riunirsi per attività di animazione culturale ricreativa. L’Ac di Betlemme la mette a disposizione di tutta la cittadinanza, offrendo anche servizi per le famiglie e gli anziani.
«Le attività per i bambini – aggiunge Codrut – occupavano i volontari dalle 8 alle 12.30; poi il servizio continuava per le famiglie con il bingo, la visione di film, spettacolini e feste serali».
Il sabato, infine, era dedicato a «percorrere Betlemme sui passi di Maria e Giuseppe alla basilica della Natività, la Grotta del latte, il Campo dei pastori». «Bambini e volontari – conclude Codrut – hanno camminato insieme sulle vie della storia, proiettandosi con questo pensiero verso un futuro migliore».