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La bussola nascosta dei pellegrini cristiani

Rosario Pierri
29 luglio 2009
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La bussola nascosta dei pellegrini cristiani
Una foto d'epoca del Christian Information Center.

Da quando è stato inaugurato, nel 1969, il Christian Information Center di Gerusalemme ha orientato guide e miriadi di comitive di tutte le confessioni cristiane nella visita ai Luoghi Santi.


Per un moderno pellegrino in Terra Santa, con gli strumenti informatici oggi a di­ sposizione, è agevole reperire una grande quantità di notizie di carattere storico, archeologico e religioso. Non è sempre facile, però, trovare gli orari precisi delle celebrazioni cristiane e quelli di apertura e chiusura dei vari santuari.

Per questo l’idea di allestire un luogo che potesse fornire informazioni su tutta la cristianità di Terra Santa, nelle sue varie confessioni, è stata provvidenziale.

Negli ultimi decenni (esclusi i periodi delle due intifada) le visite di pellegrini ai Luoghi Santi sono andate sempre crescendo. Una svolta determinante in questa direzione, almeno per il mondo cattolico, fu data certamente dalla visita di Paolo VI (4-6 gennaio 1964). In quell’occasione la Custodia di Terra Santa istituì l’Ufficio informazioni cattolico che può dirsi il precursore dell’attuale Christian Information Center (Cic).

L’attuale direttore del Cic, padre Atanasio Macora, dice che il continuo aggiornamento dei dati – forniti anche sul web – ha reso il Centro un punto di riferimento affidabile non solo per le agenzie turistiche ma «senza dubbio» per lo stesso ministero del Turismo israeliano. «Siamo gli unici a raccogliere per quanto ci è possibile questi dati. In occasione del Natale e della Pasqua riceviamo centinaia di telefonate e di fax con richieste di informazioni. Rispondiamo, ovviamente, anche a tante e-mail, e spesso indichiamo gli indirizzi di alberghi».

L’inaugurazione del Cic è registrata nella cronaca: «Nel Capitolo Custodiale del 1968 era stato approvato il 44mo voto che suona così: “Si ritiene opportuna la creazione di una Agenzia Stampa, secondo quanto esposto dal padre Erminio Roncari”. Il P. Roncari, che non era stato ancora eletto Custode, aveva esposto davanti al Capitolo la finalità della nuova impresa e mostrato quale utilità, interesse e vantaggio il mondo cristiano avrebbe se potesse essere direttamente informato da noi sugli avvenimenti religiosi di Terra Santa» (Acta Custodiae Terrae Sanctae 1973, n. 1-2, p. 28). Roncari, il 17 agosto 1968 fu eletto Presidente Custodiale. Con la sua elezione a Custode (14 maggio 1969) potè realizzare il progetto.

«Talvolta ho l’impressione – dice padre Macora – che non si percepisca il valore del servizio svolto dal Cic. Se non ci fosse, solo per fare un esempio, dovrebbero essere i vari santuari a fornire le informazioni necessarie. Anche se il Cic non ha funzionato, se non in minima parte come agenzia stampa, è in ogni caso un punto di riferimento per i giornalisti e per le guide ebraiche che entrano per informarsi sulle novità. Nei nostri uffici non può esserci un grande movimento di persone. Ai gruppi organizzati, in concreto,  forniamo le informazioni tramite le agenzie che accedono ai nostri dati».

Per un breve tempo ricoprì l’incarico di primo direttore del Cic padre Claudio Baratto (giugno-settembre 1973). Fu padre Ignazio Mancini a succedergli e a dirigere il Centro fino al 1980. Poco dopo riprese la direzione padre Baratto che la tenne per quattordici anni. Nel 1998 fu nominato direttore padre Emilio Bárcena. Padre Atanasio Macora dirige il Cic dal febbraio  2002: «Abbiamo cinque impiegati, due a tempo pieno e tre part time». Dal 1978 offre il suo prezioso contributo di collaborazione suor Myriam Lemmens della Famiglia spirituale L’Opera, che è un po’ la memoria vivente del Centro.

«Più di qualche volta mi hanno chiesto perché il Centro non si chiami Catholic Information Center – dichiara padre Atanasio -. Mi fa piacere vedere che anche pellegrini ortodossi si recano al Cic per chiedere informazioni. Il Centro è sponsorizzato dalla Custodia di Terra Santa ma la scelta di andare oltre i confini “cattolici” fin dagli inizi della sua attività è stata quantomai profetica».

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