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Durante il viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa i frati della Custodia non hanno mancato di dimostrare affetto e fedeltà al successore di Pietro. Che ha esaltato l'attualità del carisma francescano.

Grazie

(c.g.)
30 giugno 2009
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Benedetto XVI attorniato dai frati della Custodia di Terra Santa nella chiesa di Santa Caterina, a Betlemme.

In più occasioni il Santo Padre, durante il suo viaggio in Terra Santa (8-15 maggio) ha sottolineato l’opera meritoria dei figli di san Francesco in Medio Oriente. Sul Monte Nebo, al Cenacolo, al campo profughi di Aida, nelle vicinanze di Betlemme… Sono state più d’una le occasioni colte da Benedetto XVI per ringraziare i frati di Terra Santa per i loro otto secoli di presenza in Medio Oriente. Una presenza che è testimonianza del Vangelo (anche fino al martirio) e dialogo della vita, nel segno di san Francesco.

Sul monte di Mosè, il Papa ha voluto dire grazie «ai Frati Minori della Custodia per la loro secolare presenza in queste terre, per la loro gioiosa fedeltà al carisma di san Francesco, come pure per la loro generosa sollecitudine per il benessere spirituale e materiale delle comunità cristiane locali e degli innumerevoli pellegrini che ogni anno visitano la Terra Santa».

Ricevuto al Cenacolo dal padre Custode Pierbattista Pizzaballa, Benedetto XVI ha affermato: «In questo contesto desidero esprimere il mio apprezzamento per il servizio offerto ai molti pellegrini e visitatori che vengono in Terra Santa in cerca di ispirazione e rinnovamento sulle orme di Gesù. (…) Molte memorabili esperienze di pellegrini della Terra Santa sono state possibili grazie anche all’ospitalità e alla guida fraterna offerte da voi, specialmente dai Frati francescani della Custodia. Per questa servizio, vorrei assicurarvi l’apprezzamento e la gratitudine della Chiesa Universale».

Infine, parlando nel campo di Aida, nei pressi di Betlemme, Benedetto XVI ha richiamato la «figura carismatica di san Francesco, grande apostolo di pace e di riconciliazione. A questo proposito, voglio esprimere il mio particolare apprezzamento per l’enorme contributo dato dai diversi membri della Famiglia francescana nel prendersi cura della gente di queste terre, facendo di se stessi "strumenti di pace", secondo la nota espressione attribuita al Santo di Assisi».

Da parte loro i frati della Custodia hanno manifestato il loro affetto e la loro fedeltà al Santo Padre in un incontro privato, avvenuto nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme, poco prima della visita del Pontefice alla Grotta della Natività. Pochi minuti per stringersi attorno al successore di Pietro. E per manifestargli con il cuore colmo di gioia il grazie di tutta la Custodia di Terra Santa per il grande dono della sua presenza come «pellegrino di fede e di pace» nella terra e nei luoghi che  per primi hanno conosciuto la Buona Notizia.

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