Maggio 2009
All’ospedale pediatrico qualche minuto per i più piccoli
Prima di raggiungere il campo profughi di Aida, durante la giornata trascorsa a Betlemme il 13 maggio, Benedetto XVI ha fatto tappa al Caritas Baby Hospital, il più importante ospedale pediatrico dei Territori palestinesi. Nel poco tempo a disposizione, il Papa ha visitato solo uno dei reparti, dove si è intrattenuto con ognuno dei piccoli pazienti, con i familiari e con la direttrice sanitaria. Poi, nella cappella del nosocomio, ha pronunciato un breve discorso davanti a 160 invitati, tra cui le autorità civili (presenti anche il ministro della Sanità palestinese e i sindaci della zona).
Al campo di Aida, nel segno delle chiavi
Nella sua unica giornata in territorio palestinese del suo pellegrinaggio in Terra Santa il 13 maggio il Papa ha fatto sosta anche nel campo profughi di Aida. Costruito nel 1948, il campo ospita oltre 5 mila persone, di cui 14 famiglie cristiane. Ratzinger ha invocato lo sblocco dello stallo in cui si trovano le trattative di pace, anche con il vitale aiuto della comunità internazionale. Gli aiuti diplomatici, ha però ricordato, avranno frutto solo se supportati dalla buona volontà di israeliani e palestinesi a mettere fine al ciclo delle aggressioni.
L’occhio dei media sul Papa in Palestina
Breve incursione in tre siti web di informazione dal Medio Oriente. Il Papa a Betlemme fa notizia, con il suo sostegno aperto alla causa di uno Stato palestinese sovrano e gli appelli alla non violenza. Ma si parla anche dell'esodo, lento e inarrestabile, dei cristiani di Terra Santa.
Il parroco di Gaza: il Papa ci ha dato molta gioia
«Per noi è un grande dono. Un enorme incoraggiamento. Sapere che il Papa ci ha nel suo cuore, che tutta la Chiesa ci sostiene, è una gioia che non si può descrivere». Padre Jorge Hernandez, sacerdote argentino del Verbo incarnato, parroco di Gaza da poco più di un mese, non riesce a contenere l'entusiasmo. Il Papa, sia nell'incontro di questa mattina con il presidente Abu Mazen, sia durante la celebrazione eucaristica, ha più volte ricordato il dramma di Gaza e manifestato il suo cordoglio per le famiglie vittime della guerra. La situazione attuale a Gaza è ancora di grande sofferenza e padre Jorge non perde l'occasione per ringraziare i tantissimi benefattori.
I doni della Custodia di Terra Santa al Papa
Tra i doni offerti dalla Custodia di Terra Santa al Pontefice giovedì 14 maggio, in occasione della sua sosta a Nazaret, vi sono un quadro e una medaglia commemorativa. Il quadro, di grandi dimensioni ed opera del pittore laziale Piero Casentini, rappresenta Gesù che cammina sulle acque del lago di Tiberiade. La medaglia, invece, si deve allo scultore Mauro Baldessari e riporta alcuni dei maggiori santuari della Terra Santa e il volto di Benedetto XVI.
Ratzinger a Betlemme: Ringrazio Dio d’essere al vostro fianco!
«Non abbiate paura». Questa frase, ripetuta più volte, dà il senso della giornata odierna del Santo Padre a Betlemme e soprattutto del messaggio rivolto ai cristiani nella Messa mattutina, molto affollata, sulla piazza della Mangiatoia, di fronte alla basilica della Natività. Benedetto XVI ha rivolto subito un pensiero ai cristiani di Gaza ed esortato tutti a non cedere alla tentazione della violenza, ma a farsi artefici di una vera cultura di pace. Che poi è il messaggio proprio di Betlemme: redenzione, luce, libertà per tutto il mondo.
Rilevamenti antisismici alla basilica del Santo Sepolcro
Venerdì mattina, 15 maggio, poco prima di lasciare la Terra Santa alla volta di Roma, Benedetto XVI varcherà come pellegrino la soglia della basilica del Santo Sepolcro. Una recente indagine tecnica sul complesso è stata condotta da ricercatori dell'Università di Firenze. Ce ne parla un giovane archeologo della Custodia di Terra Santa, padre Carmelo Pappalardo.
Le prime parole del Papa nella città del Natale
È un appello ai giovani perché possano essere costruttori di pace il primo saluto di Papa Benedetto XVI a Betlemme. Nella cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale il Pontefice si è rivolto a loro: «Abbiate il coraggio di resistere ad ogni tentazione che possiate provare di ricorrere ad atti di violenza o di terrorismo». Il Papa ha avuto anche parole di speranza e vicinanza per quanti hanno sofferto e continuano a soffrire a causa della perdita di persone care e delle proprie case. Un pensiero per i palestinesi di Gaza.
Il Papa al Cenacolo, culla della Chiesa
In una giornata intensa come quella del 12 maggio, Benedetto XVI pellegrino in Terra Santa ha sostato brevemente al Cenacolo, in tarda mattinata, per recitare la preghiera del Regina Coeli con i vescovi ed ordinari della regione. Il Pontefice è stato accolto da un coro di giovani frati che ha intonato l'inno Veni Creator. Poi il saluto del Custode di Terra Santa e la replica del Papa, che ha ricordato la centralità dell'amore per Dio e il prossimo nella vita dei cristiani ed espresso gratitudine e incoraggiamento ai vescovi, ai francescani, alle comunità dei fedeli.
Gerusalemme blindata lungo i tragitti papali
Chi si trova a Gerusalemme e non fa parte del seguito papale è testimone dell'altissimo livello di sicurezza che circonda il Pontefice. Le vie che il convoglio papale deve percorrere vengono completamente sigillate e chiuse al traffico e la persona del Santo Padre anche questa mattina, nel piazzale antistante il Muro occidentale, è parsa protetta da uno schieramento concentrico di guardie del corpo e poliziotti armati anche di mitragliatori. Rigidissimi pure i controlli sui fedeli che nel pomeriggio parteciperanno alla Messa papale tra gli valle nella Valle di Josafat.