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Profilo. Avigdor Lieberman, il falco russo

10/02/2009  |  Milano
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Profilo. Avigdor Lieberman, il falco russo
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Il leader del partito Yisrael Beitenu Avigdor Lieberman è nato nel 1958 a Chişinău, capitale della Moldovia, al tempo parte dell'Unione Sovietica. È considerato rappresentante della destra radicale e adotta spesso un linguaggio rude e privo di tatticismi e sfumature. Immigrato in Israele nel 1978, dal 1993 ha militato nel partito di destra, Likud. Quando, nel 1999, ha fondato Yisrael Beitenu («Israele casa nostra») è riuscito ad entrare in Parlamento raccogliendo i consensi dell'elettorato ebraico di origini russe. Dalle legislative del 10 febbraio 2009 il suo movimento esce molto rafforzato, diventando la terza forza politica del Paese.


(g.s.) – Il leader del partito Yisrael Beitenu Avigdor Lieberman è nato nel 1958 a Chişinău, capitale della Moldovia, al tempo parte dell’Unione Sovietica.

È considerato rappresentante della destra radicale e adotta spesso un linguaggio rude e privo di tatticismi e sfumature. Immigrato in Israele nel 1978, è stato pochi anni dopo tra i fondatori del Movimento sionista degli ebrei sovietici. Ha svolto anche attività di sindacalista e dal 1993 ha militato nel partito di destra, Likud.

Siede come parlamentare nella Knesset da tre legislature. Vi è stato eletto la prima volta nel 1999 dopo aver fondato il partito Yisrael Beitenu («Israele casa nostra»). Dal marzo 2001, per un anno esatto, ha ricoperto la carica di ministro per le Infrastrutture. In seno all’ultimo governo Sharon, tra il febbraio 2003 e il maggio 2004 è stato poi ministro dei Trasporti.

Nel governo di Ehuld Olmert ormai dimissionario è stato vice primo ministro e ministro per le Questioni strategiche dall’ottobre 2006 al gennaio 2008 quando il suo partito lasciò la coalizione di governo.

Nel maggio 2004 Lieberman rese pubblico un piano che prevede di trasferire sotto la sovranità del nascituro Stato palestinese anche i cittadini arabi israeliani che non nutrono un genuino senso di appartenenza verso lo Stato (ebraico) di Israele. Secondo il piano quei palestinesi potrebbero anche continuare a risiedere in Israele con permesso di soggiorno permanente, ma non avrebbero più la cittadinanza israeliana e quindi sarebbero privi del diritto di voto. Quando il piano venne formulato fu lo stesso primo ministro Ariel Sharon a rigettare ufficialmente la proposta.

Lieberman è convinto che alla base del processo di pace tra israeliani e palestinesi vi siano tre falsi assunti: che il conflitto israelo-palestinese sia la causa principale dell’instabilità del Medio Oriente; che il conflitto sia di ordine territoriale e non ideologico; che la creazione di uno Stato palestinese lungo i confini del 1967 condurrebbe al termine dello scontro.

Contrario a ogni trattativa con Hamas e all’ipotesi di cedere una parte di Gerusalemme ai palestinesi perché vi stabiliscano la loro capitale, il leader di Yisrael Beitenu è per la linea dura anche nei confronti dell’Iran e della sua minaccia nucleare.

Come largamente previsto alla vigilia, alle elezioni legislative del 10 febbraio 2009 Yisrael Beitenu diventa il terzo partito del Paese, aggiudicandosi 15 seggi in parlamento e sorpassando i laburisti.

Lieberman ha studiato Scienze politiche all’università ebraica di Gerusalemme. È sposato e ha tre figli. Su di lui e una figlia è in corso da anni un’inchiesta per corruzione, legata alle vicende del casinò di Gerico. Vive nell’insediamento ebraico di Nokdim, nei Territori palestinesi a sud di Betlemme.

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