Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Messaggio natalizio del Custode di Terra Santa

21/12/2008  |  Gerusalemme
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile

Si intitola Andiamo fino a Betlemme! il messaggio di Natale che, come ogni anno, il padre Custode di Terra Santa indirizza ai cristiani di tutto il mondo e alle persone di buona volontà. «La durezza della storia che viviamo - scrive il francescano - cerca di inchiodarci una corazza di ferro sul cuore, per soffocare la vita. Ma come resistere alla provocazione di credere che l'annuncio sia vero, che davvero Dio sia entrato mondo, che esista una speranza anche per noi? E come i pastori corsero nella notte verso la grotta, così anche noi, a dispetto di tutto, diventiamo cercatori di gioia». Riportiamo il testo integralmente, associando gli auguri della redazione di Terrasanta.net a quelli di fra Pizzaballa.



Si intitola Andiamo fino a Betlemme! il messaggio di Natale che, come ogni anno, il padre Custode di Terra Santa indirizza ai cristiani di tutto il mondo e alle persone di buona volontà. Lo riportiamo integralmente, associando gli auguri della redazione di Terrasanta.net a quelli di fra Pizzaballa. 

* * *

"… I pastori dicevano tra loro: Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere" (Lc 2,15).

Cari fratelli e sorelle,
è ancora Natale! Duemila anni fa un angelo apparve ad annunciare una grande gioia ai poveri pastori di Betlemme. La notte si accese di luce, mentre gli angeli annunciavano in cielo la gloria di Dio, e in terra la pace degli uomini che credono all’amore.

La durezza della storia che viviamo cerca di inchiodarci una corazza di ferro sul cuore, per soffocare la vita. Ma come resistere alla provocazione di credere che l’annuncio sia vero, che davvero Dio sia entrato mondo, che esista una speranza anche per noi? E come i pastori corsero nella notte verso la grotta, così anche noi, a dispetto di tutto, diventiamo cercatori di gioia. 

Ci manca forse la ruvida semplicità dei pastori, ma l’ansia del cuore e il bisogno di luce sono gli stessi. Anche a noi è stato annunciato l’evento che cambia la storia. Anche noi dobbiamo andare fino a Betlemme, per trovare risposta ai problemi che ci stracciano l’anima.

I tormenti che oggi angustiano più brutalmente la società sono di ordine economico. Tutti all’improvviso siamo minacciati da un vento d’insicurezza, che scuote dalle fondamenta ogni illusione di autosufficienza. La società materialista scopre con sgomento le sue fragilità più profonde. Essere poveri, o poterlo diventare, diventa per tutti una possibilità reale. Ma questo è solo il segno esteriore di una povertà più profonda, che affligge l’anima. Anche noi ci scopriamo pastori nella notte.

Per i frati francescani che vivono in Terra Santa il pellegrinaggio a Betlemme, nella notte di Natale, è una tradizione carissima e preziosa. Ma quest’anno, più che mai, siamo certi di non essere soli a cercare il Bambino. Ci saranno con noi tanti pellegrini, che insieme ai cristiani di Betlemme e della Terra Santa, si uniranno alle nostre liturgie. Per tutti risuona la voce dei pastori, che invita al cammino: «Andiamo fino a Betlemme!». E sono sicuro che una folla infinita di pellegrini invisibili, nelle misteriose vie dello spirito, si metterà in cammino con noi, per cercare la gioia. Insieme troveremo quel Bambino indifeso che, nel freddo della grotta, non ha paura di essere povero, perché ci porta l’amore di Dio.

A Natale, proprio da questa Terra Santa sofferente e lacerata, risuona il messaggio che può rinnovare il mondo. Venite tutti a Betlemme, con il cuore semplice, e l’incontro con il Bambino Gesù cancellerà ogni paura. C’è ancora speranza per tutti!

Da Betlemme l’augurio fraterno di un Santo Natale!

fra Pierbattista Pizzaballa ofm
Custode di Terra Santa

La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle