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Una cronaca da mettere a punto

08/07/2008  |  Roma
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Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, alcune precisazioni di padre David M. Jaeger, docente di diritto canonico presso la Pontificia Università Antonianum, a margine della nostra cronaca sull'insediamento del nuovo patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, avvenuto il 21 e 22 giugno scorso, contestualmente al congedo del suo predecessore, mons. Michel Sabbah.


Caro direttore,
come tutti gli altri lettori di Terrasanta.net sono molto grato dell’ampio servizio sull’inaugurazione del ministero del nuovo patriarca di Gerusalemme dei Latini, S.B. mons. Fouad Twal, con il congedo del suo immediato predecessore, S.B. mons. Michel Sabbah. La completezza e la vivacità del racconto mi ha fatto sentire come se fossi presente, come infatti avrei voluto essere (e lo sarei stato se non trattenuto altrove dal dovere).

Mi perdoni però se oso aggiungervi – ma è la deformazione professionale dell’insegnante – qualche piccola precisazione: il réportage menziona, nell’elenco degli «ospiti» presenti nella basilica dell’Agonia, dopo averne già elencati diversi, anche il Custode di Terra Santa. Ora il Custode di Terra Santa non potrebbe mai essere «ospite», in questo senso, nella basilica suddetta, perché è lui che vi ospita gli altri! La basilica è infatti dei francescani della Custodia di Terra Santa, che vi hanno voluto generosamente, e con grande senso ecclesiale, ospitare la celebrazione, di cui Terrasanta.net riferisce (un particolare questo, che credo avrebbe meritato di essere messo in rilievo, quale ancora un’istanza del servizio liberamente reso dalla Custodia alla Chiesa locale).

Altrove nell’articolo si parla della basilica del Santo Sepolcro quale «cattedrale» di Gerusalemme, nella quale invece la celebrazione riferita non si poteva tenere causa le regole dello statu quo. Al riguardo: è vero che storicamente e idealmente la basilica del Santo Sepolcro è la cattedrale della Chiesa di Gerusalemme, e quindi de «il» patriarca di Gerusalemme (che, per ragioni storiche complicate, non esiste più) ma non è la cattedrale del patriarca latino, il quale, per definizione, non è «il» patriarca di Gerusalemme, ma solo il patriarca dei Latini «a Gerusalemme» («patriarca di Gerusalemme dei Latini» sarebbe il titolo formale). Anche questo particolare riguarda la Custodia francescana, che dalla Chiesa Cattolica nel suo insieme viene incaricata della basilica del Santo Sepolcro, essa e non il Patriarca latino, che pure, anche al Sepolcro, spesso e volentieri ospita, ogniqualvolta cioè che lo permetta il regime giuridico di statu quo, di diritto internazionale.

Queste piccole precisazioni del «prof» di diritto canonico nulla però possono togliere al grande merito di Terrasanta.net, del «reporter» e della direzione, per averci tutti permesso di prendere parte così anche noi nella grande celebrazione ecclesiale, di cui un sì splendido resoconto ci viene offerto.

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