Dal 2 al 5 luglio si svolge a Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica, la terza edizione del Capitello d'Oro, festival internazionale del cinema archeologico. Nell'ambito della rassegna verrà proiettato anche il documentario Tessere di pace in Medio Oriente, di Luca Archibugi. L'opera è tra le dodici in concorso (di cui quattro nella sezione didattica) e verrà proposta al pubblico venerdì 4 alle ore 17.00. La segnaliamo perché conduce gli appassionati alla scoperta degli scavi sul Monte Nebo, in Giordania, di cui è artefice, da trent'anni, l'archeologo Michele Piccirillo, francescano della Custodia di Terra Santa.
Dal 2 al 5 luglio si svolge a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, la terza edizione del Capitello d’Oro, festival internazionale del cinema archeologico.
Nell’ambito della rassegna – a ingresso gratuito su prenotazione – verrà proiettato anche il documentario Tessere di pace in Medio Oriente, di Luca Archibugi. L’opera è tra le dodici in concorso (di cui quattro nella sezione didattica) e verrà proposta al pubblico venerdì 4 alle ore 17.00. La segnaliamo perché conduce gli appassionati alla scoperta degli scavi sul Monte Nebo, in Giordania, di cui è artefice, da trent’anni, l’archeologo Michele Piccirillo, francescano della Custodia di Terra Santa.
Le difficoltà create dai conflitti armati sul territorio dell’antica Palestina hanno raramente interrotto l’attività del frate e dei suoi collaboratori che hanno restituito alla fruizione internazionale un patrimonio archeologico di rara bellezza. Perché, oltre ai recuperi di aree urbane, i tesori scoperti da padre Piccirillo, coadiuvato da Antonio Vaccalluzzo, sono decine e decine di mosaici che spesso hanno fatto riscrivere pagine di storia dell’arte e di topografia.
Nel documentario vediamo immagini dai colori smaglianti che riproducono figure sacre, animali, miti greci, motivi vegetali e raffigurazioni cristiane che spiccano su sfondi aurei, accompagnate da scritte in latino e greco, secondo la tradizione bizantina. Tutti questi capolavori sono illustrati e contestualizzati dal commento dello stesso Piccirillo.
Marisa Ranieri Panetta, ideatrice e curatrice del festival, spiega che i componenti della giuria, archeologi ed esperti della comunicazione culturale sotto la presidenza di Sergio Zavoli, conferiranno il Premio Capitello d’Oro al regista del filmato vincitore. Il pubblico, invece, assegnerà il Capitello d’Argento alla produzione del documentario che gradirà maggiormente. Una giuria speciale, presieduta da Angelo Maria Ardovino, sceglierà invece il filmato vincitore della Sezione Didattica.
Il festival Capitello d’Oro è sotto l’Altro patronato del presidente della Repubblica. Lo promuovono la presidenza e l’assessorato alle Politiche culturali della Provincia di Roma e l’assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli della Regione Lazio. Danno il patrocinio la Direzione generale per i Beni archeologici e la Direzione generale per il Cinema del ministero per i Beni e le Attività culturali. Collaborano History Channel, Rai Cinema e Poste Italiane.
(Per maggiori informazioni visita il sito web del Festival)