La Regione Lazio apre le università italiane agli studenti di Terra Santa. Entro il mese di giugno, infatti, grazie ad un finanziamento regionale di 80 mila euro, arriveranno in Italia 16 ragazzi e ragazze provenienti da Gerusalemme, Betlemme, Gerico, Nazaret, Ramallah e Amman, desiderosi di frequentare corsi universitari, in particolare di discipline mediche e scientifiche, nel nostro Paese. «L'iniziativa nasce dai buoni rapporti che abbiamo intessuto con la comunità dei cristiani di Terra Santa - spiega Silvia Costa, assessore regionale all'Istruzione. Decisivo il rapporto con il francescano padre Ibrahim Faltas, parroco latino di Gerusalemme.
La Regione Lazio apre le università italiane agli studenti di Terra Santa. Entro il mese di giugno, infatti, grazie ad un finanziamento regionale di 80 mila euro, arriveranno in Italia 16 ragazzi e ragazze provenienti da Gerusalemme, Betlemme, Gerico, Nazaret, Ramallah e Amman, desiderosi di frequentare corsi universitari, in particolare di discipline mediche e scientifiche, nel nostro Paese.
«L’iniziativa nasce dai buoni rapporti che abbiamo intessuto con la comunità dei cristiani di Terra Santa – spiega Silvia Costa, assessore regionale all’Istruzione -. Da tre anni infatti, per il giorno della memoria, portiamo in Terra Santa gruppi di studenti delle diverse province della regione Lazio. È un viaggio da cui i nostri ragazzi tornano colpiti e trasformati e che, anno dopo anno, ci ha permesso di conoscere padre Ibrahim Faltas, della parrocchia di Gerusalemme, e le necessità della sua gente. Da questo percorso è nata l’idea delle borse di studio».
L’operazione è il frutto di due diversi protocolli d’Intesa firmati ai primi di giugno dalla Regione, dai rettori delle università di La Sapienza, Tor Vergata , Roma3 e dell’università per gli stranieri di Perugia, dagli uffici regionali per il diritto allo studio di Lazio e Umbria, e dallo stesso padre Faltas. Il finanziamento coprirà le spese di vitto e alloggio presso collegi universitari e l’iscrizione ai corsi, oltre ad un periodo intensivo di studio della lingua italiana presso le università di Perugia e di Roma3, da giugno ad agosto, prima dei necessari esami di ammissione alle facoltà che tutti gli studenti stranieri devono inevitabilmente affrontare a settembre.
«Oltre alle borse di studio, la Regione finanzierà anche la ristrutturazione di un edificio a Betlemme – racconta l’assessore Costa -: uno dei problemi più gravi per gli studenti palestinesi è quello della mobilità; l’università cristiana di Betlemme, frequentata in gran parte da studenti musulmani, a causa della divisione del territorio viene raggiunta con difficoltà da chi vive in Cisgiordania o anche solo dalla vicina Gerusalemme. L’edificio che ristruttureremo aiuterà molto gli studenti: diventerà un luogo di accoglienza per chi viene da fuori ed anche un centro linguistico e formativo in cui realizzare corsi di lingua italiana».