Il 16 giugno i cattolici di rito latino di Cipro hanno inaugurato ufficialmente l'Anno paolino. L'apertura del giubileo in onore di san Paolo, voluto da Papa Benedetto XVI, ha preso la forma di un pellegrinaggio a Pafos. In periodo ellenistico e romano Pafos era la città più importante di Cipro. Gli Atti degli Apostoli narrano che qui sia giunto anche l'Apostolo durante la sua peregrinazione per annunciare il Vangelo di Gesù crocifisso e risorto. L'Anno paolino ha avuto inizio con una Messa presieduta da padre Umberto Barato, frate minore e vicario generale del patriarca latino di Gerusalemme per l'isola di Cipro.
(g.s.) – Il 16 giugno, a Cipro i cattolici di rito latino – poche migliaia in tutto – hanno inaugurato ufficialmente l’Anno paolino. Su suggerimento del patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, l’apertura del giubileo in onore di san Paolo, voluto da Papa Benedetto XVI, ha preso la forma di un pellegrinaggio a Pafos. Vi hanno preso parte 350 fedeli provenienti dalle quattro parrocchie dell’isola: tre nelle mani dei francescani della Custodia di Terra Santa, una – proprio quella di Pafos – affidata alle cure di un sacerdote diocesano del patriarcato latino di Gerusalemme, che estende la sua giurisdizione canonica fin qui.
In periodo ellenistico e romano Pafos, situata sulla costa occidentale dell’isola, era la città più importante di Cipro. Gli Atti degli Apostoli (al capitolo 13) narrano che – forse intorno all’anno 45 – qui sia giunto anche san Paolo durante la sua peregrinazione apostolica per annunciare il Vangelo di Gesù crocifisso e risorto. Negli scavi archeologici di Kato Pafos (nei pressi del porto), laddove sono state riportate alla luce le vestigia dell’ampia basilica paleocristiana di Panaghia Chrysopolitissa, è visibile la colonna alla quale, secondo la tradizione, l’Apostolo sarebbe stato legato per subire la fustigazione. Benché osteggiata, la sua predicazione avrebbe comunque indotto a convertirsi al cristianesimo il governatore locale, Sergio Paolo.
Proprio a pochi metri dalla colonna, nell’antica chiesa di Aghia Kiriaki, i pellegrini latini si sono radunati oggi per aprire l’anno paolino con una Messa presieduta da padre Umberto Barato, frate minore e vicario generale del patriarca latino di Gerusalemme per l’isola di Cipro. Al momento dell’omelia i quattro parroci hanno preso la parola a turno per proporre ai fedeli un pensiero spirituale sui vari aspetti della vita di san Paolo.
Gli ortodossi, a cui la chiesa appartiene, l’hanno concessa in uso agli altri cristiani di Pafos: ogni domenica vi si alternano nelle celebrazioni liturgiche la comunità latino cattolica e quella anglicana.
Considerato l’esito positivo del pellegrinaggio a Pafos, gli organizzatori si prefiggono di organizzarne un altro nel corso dell’anno. Destinazione Salamis (l’antica Salamina), oggi situata nella parte di Cipro occupata dai turchi. Lì san Paolo sbarcò in compagnia di san Barnaba, al quale è dedicato un santuario sorto nei pressi della sua sepoltura.