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Rania di Giordania rilancia la scuola

23/04/2008  |  Milano
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Edifici decrepiti, fili elettrici che sporgono e studenti costretti a condividere lo stesso banco. L'ultima sfida della regina Rania di Giordania si combatte nelle scuole del regno ed è rivolta alle aziende private giordane. Con il loro aiuto prenderà vita il progetto Madrasi («La mia scuola») in cui l'intera società è chiamata a partecipare per migliorare il settore dell'istruzione. Solo così le scuole che versano in cattive condizioni potranno essere riparate.


Edifici decrepiti, fili elettrici che sporgono e studenti costretti a condividere lo stesso banco. L’ultima sfida della regina Rania di Giordania si combatte nelle scuole del regno ed è rivolta alle aziende private giordane. Con il loro aiuto prenderà vita il progetto Madrasi («La mia scuola») in cui l’intera società è chiamata a partecipare per migliorare il settore dell’istruzione. Solo così le scuole che versano in cattive condizioni potranno essere riparate.

Per i prossimi cinque anni circa 165 mila studenti beneficeranno della collaborazione tra pubblico e privato che, oltre al ministero dell’Istruzione, comprende già la Fondazione del fiume Giordano, il Comune di Amman e imprese note a livello nazionale come Aramex e Zain. Quest’ultima ha destinato 500 mila dollari giordani all’iniziativa, adottando simbolicamente 50 scuole. Grazie al loro aiuto si potranno rinnovare le strutture e gli ambienti dove studiano e crescono i giovani giordani. Un impegno concreto dove sono più evidenti le condizioni di degrado, ma anche il segnale che in Giordania sta maturando la consapevolezza di una responsabilità sociale che contribuisca allo sviluppo del Paese. Si calcola che il 15 per cento delle oltre tremila scuole pubbliche del regno siano da considerare «inadatte». Una percentuale che rischiava di aumentare senza una decisione tempestiva, finendo per causare danni al sistema educativo. Anche gli istituti privati sono coinvolti: attraverso gemellaggi con le scuole bisognose sarà possibile scambiare risorse ed esperienze per arricchire l’insegnamento.

«È responsabilità di ogni cittadino e organizzazione impegnarsi per aumentare il benessere della Giordania perché ognuno, pubblico o privato, determina il futuro della nostra gioventù. Oggi le nostre scuole diventano una responsabilità sociale» ha spiegato Rania alla presentazione di Madrasi. Dopo essersi occupata della salvaguardia dei diritti delle donne nel suo Paese, la regina sta mobilitando la popolazione, dagli intellettuali ai politici passando per il mondo degli affari.

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