Aprile 2008
Un nuovo ambulatorio nel villaggio siriano di Qnayeh
Un piccolo ma importante gesto di solidarietà e generosità tutta italiana ci porta in Siria sul confine settentrionale con la Turchia. Tra i villaggi popolati in gran parte da musulmani sunniti, sciiti, drusi e alawiti, ci sono anche due villaggi abitati da cristiani, Qnayeh e Yaqubyeh, serviti dai francescani della Custodia di Terra Santa, che vi giunsero per la prima volta, da Aleppo, nel 1878. Proprio a Qnayeh da molti decenni funziona un piccolo ambulatorio dove una suora francescana riceve i pazienti che giungono in cerca d'aiuto da tutti i villaggi della regione. Oggi la struttura è stata del tutto rinnovata, grazie ai finanziamenti della diocesi di Ragusa e di altri amici italiani.
Betlemme-Gerusalemme. Di nuovo in corsa per la pace
Il miracolo della corsa di pace che unisce Betlemme a Gerusalemme superando l'ostacolo del Muro che frattura la Terra Santa si è ripetuto anche quest'anno. Sono stati 400 gli atleti che il 18 aprile scorso hanno partecipato alla quinta edizione della Maratona della pace Giovanni Paolo II, una corsa non competitiva di 10 chilometri organizzata dal Centro sportivo italiano e dall'Opera romana pellegrinaggi che ha messo insieme, nel segno dello sport e della pace, podisti di dieci diverse nazionalità: italiani, israeliani, palestinesi, rumeni, salvadoregni, ecuadoriani, angolani, ivoriani, francesi e persino una giovane giapponese.
L’arabo si impara in vacanza
Le vacanze studio dell'estate 2008 fanno rotta verso il Medio Oriente. Non ci sono più solo Stati Uniti e Paesi europei tra le mete offerte a chi vuole imparare una lingua straniera durante le ferie. Nei cataloghi di alcune grandi agenzie italiane e straniere di turismo scolastico, per giovani o adulti, fanno il loro ingresso anche proposte che portano a studiare la lingua in Egitto, Marocco, Turchia, Siria e Giordania. Segno di un crescente interesse degli italiani verso la cultura araba, sempre più diffusa in Europa grazie ai flussi migratori.
Lavori in corso al Muro del Pianto
Restauro al via nei prossimi giorni per il Muro Occidentale di Gerusalemme, Ha-Kotel ha-maaravi, noto come il Muro del Pianto ai non ebrei. Mostrano infatti segni di usura alcuni tratti della parete occidentale di quel che rimane dell'antico Tempio di Salomone, ampliato da Erode intorno al 37 a.C. e distrutto dai Romani nel 70 d.C. Subito dopo le vacanze di Pesach inizieranno i lavori per proteggere da eventuali crolli i fedeli e i turisti che ogni giorno si recano dinanzi alle antichissime pietre. A dare segni di cedimento non sono le pietre millenarie che risalgono alla costruzione originaria del Tempio, bensì quelle pietre aggiunte meno di un secolo fa durante i restauri effettuati sotto il Mandato Britannico.
Pace ed economia
Uno dei grandi temi che - quando si parla del Medio Oriente - resta sempre sullo sfondo è la dimensione economica. C'è un rapporto tra pace, guerra e affari in quest'area del mondo? Un paio di articoli apparsi in questi giorni ci offrono due punti di vista interessanti.
Crisi delle case in Iran
I progetti nucleari, l'opposizione all'esistenza dello Stato di Israele, lo scontro con le potenze occidentali che insistono per incrementare la produzione di greggio contro il caro-petrolio. L'Iran non ha solo queste spinose questioni all'ordine del giorno. Ci sono altri problemi, interni alla repubblica islamica, che procurano notti insonni al presidente Ahmadinejad. Le politiche economiche e finanziarie adottate negli ultimi anni hanno avuto pesanti conseguenze, soprattutto per gli alti livelli di inflazione ormai cronici. I dati ufficiali parlano di un tasso attorno al 16 per cento nel 2007, anche se quello percepito è ben più alto.
Rania di Giordania rilancia la scuola
Edifici decrepiti, fili elettrici che sporgono e studenti costretti a condividere lo stesso banco. L'ultima sfida della regina Rania di Giordania si combatte nelle scuole del regno ed è rivolta alle aziende private giordane. Con il loro aiuto prenderà vita il progetto Madrasi («La mia scuola») in cui l'intera società è chiamata a partecipare per migliorare il settore dell'istruzione. Solo così le scuole che versano in cattive condizioni potranno essere riparate.
Drammatica testimonianza dalla Striscia di Gaza
«Siamo alla vigilia dell'assedio cruciale, dell'assedio più crudele, quello che seguirà all'esplosione della popolazione di Gaza e del massacro più brutale dell'esercito israeliano». Padre Manuel Musallam, unico sacerdote cattolico di Gaza City, non trova più le parole per scorgere una luce in fondo al tunnel: «Siamo in una situazione di disperazione: non c'è più benzina, non abbiamo viveri, la corrente è a giorni alterni, più di un milione di persone sono senza lavoro. Quei pochi che hanno un lavoro statale, insegnanti e poliziotti, non riescono a raggiungere i posti di lavoro; gli ospedali sono al collasso e le ambulanze non escono più: ci sono feriti che muoiono dissanguati perché nessuno è in grado di portarli in ospedale, ogni settimana troviamo cadaveri per strada».
Pro e contro Jimmy
Nei giorni scorsi in Medio Oriente l'ex presidente degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace Jimmy Carter ha incontrato, al Cairo, ha incontrato una delegazione di Hamas e, a Damasco, il leader di questa formazione islamica, Khaled Meshaal. È un modo per mostrare che un accordo di pace sarebbe possibile o è un'operazione che - alla fine - rafforza solo Hamas? Le opinioni in proposito sono diverse.
La via stretta del divorzio per i copti
Negli ultimi anni le indicazioni pastorali della Chiesa copta in materia di divorzio si sono fatte più stringenti che in passato e i fedeli le accolgono con disagio. Taluni, guardando alle più blande norme islamiche che regolano la vita della maggioranza degli egiziani, arriva a parlare di violazione dei diritti umani. Lo registra Al-Ahram uno dei più diffusi organi di informazione del Cairo. Il patriarca copto, papa Shenuda III, ha ridotto a due soltanto i casi in cui la sua Chiesa riconosce la separazione dei coniugi come legittima.