Un ponte per Betlemme
Torna anche quest'anno, per la seconda volta, l'appuntamento del primo marzo con Un ponte per Betlemme, giornata di preghiera e sensibilizzazione in solidarietà con i cristiani e tutti gli abitanti di Betlemme che si sentono sempre più abbandonati nella città che l'occupazione militare israeliana ha ridotto a una prigione.
Torna anche quest’anno, per la seconda volta, l’appuntamento del primo marzo con Un ponte per Betlemme, giornata di preghiera e sensibilizzazione in solidarietà con i cristiani e tutti gli abitanti di Betlemme che si sentono sempre più abbandonati nella città che l’occupazione militare israeliana ha ridotto a una prigione.
L’iniziativa nasce da un’intuizione delle suore del Caritas Baby Hospital che ricordano il primo marzo del 2004 quando, ai confini della città, veniva posta la prima lastra di cemento di quello che adesso è ormai un muro lungo più di 700 chilometri… All’appello delle religiose – «Non possiamo dimenticare Betlemme!» – hanno risposto varie organizzazioni italiane (l’Agesci, l’Azione Cattolica e tanti altri gruppi più piccoli e individui) che con Pax Christi Italia promuovono Un ponte per Betlemme.
Scrive l’arcivescovo Fouad Twal – destinato a succedere presto al patriarca latino di Gerusalemme mons. Michel Sabbah – invitando a celebrare la giornata di sensibilizzazione e preghiera: «Ogni sforzo umano sembra non essere più in grado di portare quella pace di cui tutti abbiamo bisogno nella nostra amata Terra Santa. Non riusciamo più a uscire da quella spirale di violenza e di odio alimentata quotidianamente dalle tante ingiustizie perpetrate ai danni della terra e delle persone. Sembra che non ci sia via di uscita da questo drammatico scenario. Ma di fronte a tutta questa situazione c’è ancora una speranza : è quella che ci dona la nostra fede in Gesù Cristo (…) È Lui la nostra unica speranza in questo momento storico così delicato della nostra esistenza. E a Lui ci vogliamo rivolgere per invocare il grande dono della pace per Gerusalemme e di conseguenza per tutto il mondo. (…) Per questo motivo vi invito ad unirvi alla nostra preghiera. Il primo marzo faremo una giornata di pellegrinaggio e preghiera a Betlemme per ricordare quel triste giorno di 4 anni fa in cui è stato posto il primo blocco del muro di separazione tra Gerusalemme e Betlemme. Lo vogliamo ricordare nella preghiera perché questa è la nostra unica arma. Vi aspetto a Betlemme!».
Quel giorno anche una quarantina di italiani si recherà a Betlemme per portare direttamente la solidarietà e pregare insieme alle comunità cristiane della Terra Santa.
A tutti coloro che in Italia vogliano aderire alla proposta i promotori mettono a disposizione vari materiali per animare la riflessione e la preghiera di gruppo. Si tratta del testo integrale dell’appello di mons. Twal; della traccia per una veglia di preghiera elaborata dall’Azione Cattolica di Vicenza; del rosario della giustizia, una raccolta di testimonianze e suppliche di pace dai piccoli pazienti del Caritas Baby Hospital di Betlemme; di un video reportage Proprio Così, un dvd della durata di 30 minuti che è, al contempo, una denuncia sulla situazione in cui vivono milioni di palestinesi e un ponte di speranza per capire e per provocare la solidarietà.
Per chiedere l’invio dei materiali cartacei per posta elettronica oppure ordinare il video-reportage in dvd ci si può rivolgere alla segreteria di Pax Christi tel. 055.20.20.375; e-mail segreteria@paxchristi.it