Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Marzo 2008


Il Papa loda «la bella testimonianza» di mons. Rahho
Città del Vaticano, 17/03/2008

Il Papa loda «la bella testimonianza» di mons. Rahho

Benedetto XVI ieri in piazza San Pietro: «Al termine di questa solenne celebrazione, in cui abbiamo meditato sulla Passione di Cristo, desidero ricordare il compianto arcivescovo di Mossul dei Caldei, monsignor Paulos Faraj Rahho, tragicamente scomparso pochi giorni fa. La sua bella testimonianza di fedeltà a Cristo, alla Chiesa e alla sua gente, che nonostante numerose minacce non aveva voluto abbandonare, mi spinge ad alzare un forte e accorato grido: basta con le stragi, basta con le violenze, basta con l'odio in Iraq!». Questa mattina il Papa ha voluto presiedere, nel Palazzo apostolico, una speciale Messa di suffragio per il vescovo ucciso, durante la quale ha pronunciato una commossa omelia.

I Territori palestinesi cercano investitori
Ramallah, 15/03/2008

I Territori palestinesi cercano investitori

Open for business, «Aperti agli affari». Sono i Territori palestinesi come li immaginano e li vogliono Tony Blair, inviato speciale del Quartetto per il Medio Oriente (Onu, Usa, Unione Europea e Russia), e Salam Fayyad, il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp).  Così li hanno presentati durante un incontro con la stampa convocato l'11 marzo per annunciare la Conferenza per gli investimenti in Palestina, in calendario dal 21 al 23 maggio prossimo a Betlemme. «Invitiamo il mondo a questa festa» ha detto Fayyad, che ha proseguito: «Dal profondo della nostra sofferenza, noi palestinesi siamo determinati a costruire lo Stato nonostante tutti gli ostacoli».

Milano, 13/03/2008

Ma c’è chi fa ponti

Nelle ultime settimane abbiamo visto immagini molto pesanti dalla Terra Santa. E oggi si è aggiunta la terribile notizia della morte dell'arcivescovo caldeo di Mosul Faraj Rahho, rapito in Iraq il 29 febbraio scorso. Intanto la tregua ottenuta a Gaza con la mediazione egiziana è durata solo una manciata di giorni. Tutti segnali molto inquietanti. Eppure non ci stancheremo mai di raccontare anche il coraggio di chi - anche in questa situazione - continua a gettare semi di pace. Ecco allora tre notizie in questo senso giunte da Israele e dalla Palestina, che in queste ore appaiono quanto mai significative.

Milano, 13/03/2008

«Siate più espliciti nel difendere i palestinesi»

Un lettore scrive a padre David M. Jaeger a margine dei suoi interventi su Terrasanta.net e sul bimestrale Terrasanta. Chiede che la Chiesa sia più esplicita nel denunciare il modo in cui Israele tratta i palestinesi, per non macchiarsi di «un'omissione più che di un atto di prudenza». «Certe omissioni sono colpe che poi si pagano, in un modo o in un altro», chiosa il lettore. La risposta di Jaeger.

Angela Merkel alla <i>Knesset</i>, in tedesco
Terrasanta.net

Angela Merkel alla Knesset, in tedesco

La lingua tedesca risuonerà solennemente e significativamente tra i banchi della Knesset. Israele ha deciso di permettere infatti al cancelliere tedesco Angela Merkel, in visita di Stato a Gerusalemme di pronunciare, lunedì 17 marzo, il suo saluto al Parlamento israeliano in lingua tedesca. La cosa non era per nulla scontata perché il tedesco non può che risvegliare in larga parte dell'opinione pubblica israeliana dolorosi ricordi legati all'Olocausto.

Ordine di Malta. Fra Matthew Festing nuovo Gran Maestro
Terrasanta.net

Ordine di Malta. Fra Matthew Festing nuovo Gran Maestro

Da ieri il Sovrano militare Ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (Smom) ha un nuovo principe Gran Maestro. Ancora una volta si tratta di un inglese: fra Matthew Festing, 58 anni, eletto a Roma, nella Villa Magistrale dell'Ordine, dal Consiglio compito di Stato, riunitosi allo scopo. Il principe Festing succede al connazionale fra Andrew Bertie, che guidò lo Smom dal 1988 al 2008 ed è morto a Roma il 7 febbraio scorso.

Darfur. Israele accoglie alcuni profughi. Khartoum s’arrabbia
Milano, 11/03/2008

Darfur. Israele accoglie alcuni profughi. Khartoum s’arrabbia

Profughi sudanesi in Israele: diventa sempre più concreto il rischio di una crisi diplomatica. Sta prendendo una piega politica inaspettata la vicenda delle centinaia di profughi sudanesi che raggiungono il territorio israeliano per sfuggire alla crisi del Darfur. A metà gennaio il governo israeliano, rispondendo a una precisa e ripetuta richiesta dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur), ha concesso documenti di soggiorno temporanei a circa 500 rifugiati del Darfur. La decisione ha suscitato irritazione a Karthoum.

Nell’ultima lettera pastorale il congedo del patriarca Sabbah
Gerusalemme, 10/03/2008

Nell’ultima lettera pastorale il congedo del patriarca Sabbah

In questo mese di marzo a Gerusalemme avverrà il passaggio di consegne tra il patriarca latino Michel Sabbah e il successore designato da tempo: l'arcivescovo Fouad Twal (67 anni) che lo affianca come coadiutore dal 2005. Giunto ormai ai 75 anni d'età il patriarca presenta le dimissioni al Papa e termina, in povertà, un episcopato iniziato nel 1988. Nella sua ultima lettera pastorale ai fedeli, datata primo marzo 2008 e resa pubblica nei giorni scorsi, Sabbah traccia una sorta di bilancio e delinea il cammino percorso e il profilo attuale della sua comunità, prima di affidarla al nuovo pastore.

Da Roma a Gerusalemme un solo grido: pace per la Terra Santa!
Città del Vaticano, 10/03/2008

Da Roma a Gerusalemme un solo grido: pace per la Terra Santa!

Anche ieri, 9 marzo, alla luce della cronaca degli ultimi giorni, il Papa è tornato a parlare di Terra Santa. Al termine dell'Angelus Benedetto XVI ha detto: «Nei giorni scorsi, la violenza e l'orrore hanno nuovamente insanguinato la Terra Santa, alimentando una spirale di distruzione e di morte che sembra non avere fine. Mentre vi invito a domandare con insistenza al Signore Onnipotente il dono della pace per quella regione, desidero affidare alla Sua misericordia le tante vittime innocenti ed esprimere solidarietà alle famiglie e ai feriti». Da Gerusalemme anche i leader delle Chiese cristiane chiedono pace in due lettere di condoglianze inviati alle autorità israeliane e palestinesi.

Sangue nella<i> yeshiva</i>
Giorgio Bernardelli

Sangue nella yeshiva

C'è un grosso rischio che tutti corriamo di fronte a questo conflitto infinito tra israeliani e palestinesi: quello di catalogare ogni cosa sotto l'etichetta del «già visto». Senza cogliere che ci sono alcuni fatti tragici destinati a lasciare purtroppo il segno molto più di altri. È il caso dell'attentato sanguinoso compiuto ieri sera a Gerusalemme contro la yeshiva Merkaz HaRav, il seminario rabbinico punto di riferimento dell'ala religiosa del movimento dei coloni. Si tratta di un fatto probabilmente destinato a lasciare pesantemente il segno sul futuro del conflitto. E alcuni articoli tratti dai quotidiani israeliani di oggi ci aiutano a capire il perché.

Abbecedario della Shoah
Anna Maria Foli

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Il Giubileo ad Assisi 2025
Enrico Impalà

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Roberta Russo

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Grande storia dei Giubilei
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