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Omri e Ziaad fanno pace

Carlo Giorgi
21 gennaio 2008
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Omri e Ziaad fanno pace

La pace è roba da bambini. Un libro illustrato della casa editrice Sinnos, di Roma, racconta una storia possibile (e vera) di riconciliazione: un bimbo israeliano e un bimbo palestinese si trovano casualmente nella stessa stanza di ospedale. Le malattie da curare, però, fanno molta meno paura dei pregiudizi inculcati dagli adulti. Un puzzle da costruire insieme, regalato dagli infermieri, riesce a far comunicare i due piccoli malati. Il libro, scritto dalla commediografa e giornalista israeliana Manuela Dviri, è colorato dalle tavole dell'illustratore Sergio Staino.


La pace è roba da bambini. Si intitola Shalom, Omri. Salam, Ziaad un libro illustrato della casa editrice Sinnos di Roma, che racconta una storia possibile (e vera) di riconciliazione: un bimbo israeliano e un bimbo palestinese si trovano casualmente nella stessa stanza di ospedale. Le malattie da curare, però, fanno molta meno paura dei pregiudizi inculcati dagli adulti, dell’odio per l’altro, visto solo come perfido omicida e inaffidabile vicino di casa. Invece, un puzzle da costruire insieme regalato dagli infermieri, riesce a far comunicare i due piccoli malati, li porta a scoprire che i morti e il dolore sono un’esperienza comune a molti bambini e che quelli che odiamo, «quando sono piccoli, non ti fanno niente».

Il libro, scritto dalla commediografa e giornalista israeliana Manuela Dviri, è colorato dalle tavole dell’illustratore Sergio Staino, già famoso per essere il «papà di Bobo», dal nome del suo personaggio più celebre, le cui strisce sono pubblicate sui quotidiani italiani ormai da trent’anni. E le immagini infantili di Staino hanno il merito di accordarsi bene alle parole semplici con cui è raccontata la storia, rendendo il libro alla portata di chi portà imparare la pace: i bambini.

Manuela Dviri oltre a scrivere, è l’animatrice di Saving Children, un progetto sanitario che in quattro anni ha portato 4.500 bimbi palestinesi, molti dei quali vittime della guerra, in ospedali israeliani specializzati per ricevere cure in grado di prevenire morte e invalidità permanenti. L’idea di fondo di Saving Children, progetto ispiratore del libro, è che il ricovero in strutture israeliane di bambini palestinesi sia di per sé un modo per costringere alla convivenza persone molto lontane, ma radicalmente vicine nella dimensione della sofferenza; con la speranza che questo faccia nascere relazioni che portino pace. La Dviri, che è vissuta in Italia fino all’età di vent’anni, si è poi trasferita a vivere in Israele. Il più giovane dei suoi tre figli, Joni, è morto soldato in combattimento al confine con il Libano nel 1998. Da allora si dedica a progetti di pace tra israeliani e palestinesi.

La casa editrice Sinnos è una cooperativa sociale nata nel carcere di Rebibbia nel 1990. «A volte, dove meno lo si immagina può nascere qualcosa di speciale», dicono con ironia gli editori. Specializzata in intercultura, la Sinnos pubblica albi illustrati, volumi bilingue e un ricco catalogo in cui al Medio Oriente viene riservata costante attenzione.

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