Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

L’ultimo treno di Bush

Giuseppe Caffulli
28 gennaio 2008
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile

Meglio tardi che mai, recita un proverbio. Mentre i giornali di tutto il mondo erano occupati a raccontare la corsa dei nuovi candidati alla Casa bianca, George W. Bush ha compiuto dal 9 all’11 gennaio il suo primo viaggio in Terra Santa dopo sette anni di mandato presidenziale.

Il viaggio di Bush è il primo frutto (speriamo non l’unico) del Vertice di Annapolis voluto dalla stessa amministrazione americana a fine novembre, per cercare di disegnare i contorni di una pace possibile ma che a tutti (e per colpa di molti) sembra irraggiungibile. Le questioni in gioco sono tante e complesse. E non basterà certo un viaggio dell’Air Force One a sbloccarle. «Occorre avere lungimiranza – ha sottolineato il presidente Usa – in modo da arrivare alla creazione di uno Stato palestinese una volta rispettati gli obblighi della road map».

Già, ma quali sono questi obblighi? Da una parte l’impegno palestinese per lo sradicamento del terrorismo, dall’altra la fine degli insediamenti israeliani in Cisgiordania (121 quelli esistenti oggi, un centinaio invece gli avamposti cosiddetti «illegali»), per esempio. Oltre a garantire il diritto di ritorno dei profughi palestinesi, la fine dell’occupazione israeliana, lo stop alla costruzione del muro di separazione (che taglia interi villaggi arabi), la scarcerazione dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, la continuità territoriale del futuro Stato palestinese (oggi «a macchia di leopardo») e la soluzione della questione di Gerusalemme.

Il problema vero è che, sia in campo israeliano che in campo palestinese, non c’è un vero consenso sul prezzo – inevitabile – da pagare per raggiungere la pace. La destra nazionalista israeliana spinge perché si continuino a costruire insediamenti . Hamas, d’altra parte, ha sbeffeggiato la visita del presidente Usa definandola una «pagliacciata».
Bush si è detto convinto di poter favorire una pace duratura entro il 2008. Tutti coloro che hanno a cuore la Terra Santa lo sperano fortemente. Il compito – dato il poco tempo a disposizione – sembra arduo, ma dopo tante disillusioni non costa nulla crederci ancora una volta.

Abbonamenti

Per ricevere la rivista Terrasanta (6 numeri all’anno) la quota d’abbonamento è di 32,00 euro. Disponibile, a 22,00 euro, anche la versione digitale in formato pdf.

Maggiori informazioni
L'indice delle annate

Ai nostri abbonati e lettori più assidui potrà tornare utile l’indice generale della nuova serie di Terrasanta dal 2006 al 2024.

Il file consente di cercare gli articoli, gli autori e i temi che interessano di più e individuare i numeri e le pagine in cui sono stati pubblicati.

Consulta l'indice
Un saggio di Terrasanta

Vuoi farti un’idea del nostro bimestrale?
Ti mettiamo a disposizione un numero del 2024.
Buona lettura!

Sfoglia il numero
Newsletter

Ricevi i nostri aggiornamenti

Iscriviti
Abbecedario della Shoah
Anna Maria Foli

Abbecedario della Shoah

Le parole per capire e non dimenticare
Il Giubileo ad Assisi 2025
Enrico Impalà

Il Giubileo ad Assisi 2025

Guida al pellegrinaggio
Il Giubileo a Roma 2025
Roberta Russo

Il Giubileo a Roma 2025

Guida al pellegrinaggio
Grande storia dei Giubilei
Anna Maria Foli

Grande storia dei Giubilei

Dalle antiche origini ebraiche a oggi