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In Turchia s’apre l’anno paolino

21/01/2008  |  Roma
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In Turchia s’apre l’anno paolino

La Chiesa in Turchia ritrova unità per onorare il più illustre dei suoi figli, l'apostolo Paolo. In occasione del bimillenario della nascita di san Paolo, papa Benedetto XVI ha annunciato un particolare anno giubilare paolino, che si svolgerà dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009. Le celebrazioni in Turchia si aprono invece tra pochi giorni, il 25 gennaio, quando si ricorda la conversione dell'apostolo e a Tarso avrà luogo un primo incontro ecumenico. Le tappe salienti del programma sono state illustrate nei giorni scorsi da monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia e presidente della Conferenza episcopale turca.


(c.g.) – La Chiesa in Turchia ritrova unità per onorare il più illustre dei suoi figli, l’apostolo Paolo. In occasione del bimillenario della nascita di san Paolo, papa Benedetto XVI ha annunciato un particolare anno giubilare paolino, che si svolgerà dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009. Le celebrazioni in Turchia si aprono invece il 25 gennaio, giorno della conversione dell’apostolo.

In quella data, infatti, si svolgerà a Tarso una prima celebrazione ecumenica a cui parteciperanno monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente della Conferenza episcopale turca; monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova; Melki Urek, vescovo siro-ortodosso di Adiyaman; e Youssef Anis Abi-Aad, vescovo maronita di Aleppo. Oltre a pastori e sacerdoti della chiesa ortodossa. Ma le iniziative legate al bimillenario sono molteplici. Innanzitutto la pubblicazione in lingua turca, per la prima volta, delle lettere di san Paolo: «Mi aspetto che i fedeli che vivono in Turchia, attraverso la lettura delle parole nella lingua madre possano rafforzare e quindi amare di più la propria identità cristiana – ha spiegato all’Osservatore Romano monsignor Luigi Padovese -. Dalle lettere emerge la grande fatica affrontata dal santo per portare il messaggio di Cristo nelle zone più impervie della Turchia».

Il programma delle celebrazioni prevede anche itinerari paolini ad Antiochia, Antiochia di Pisidia, Tarso ed Efeso, con cerimonie e tavoli di riflessione sul pensiero dell’apostolo.

Inoltre il 21 giugno, vi sarà la celebrazione di apertura nella chiesa museo di San Paolo a Tarso a cui parteciperà il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

Manca ancora l’autorizzazione definitiva delle manifestazioni in programma che dovrebbe essere data da una commissione governativa presto in visita a Tarso. «La speranza ultima è quella di ottenere un luogo permanente ed esclusivo del culto cristiano a Tarso», ha dichiarato monsignor Padovese. Al momento sul posto esiste solo una chiesa museo, senza neppure una croce sulla facciata, gestita da tre suore della congregazione delle Figlie della Chiesa».

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