Sarà Saladino il protagonista del cartone animato più atteso della prossima stagione sugli schermi di Al Jazeera Children's Channel. La storia del guerriero curdo che unì i musulmani per riconquistare Gerusalemme nel XII secolo d.C. diventerà una serie televisiva. I disegnatori hanno tenuto conto dei gusti e della sensibilità delle popolazioni che vivono in Medio Oriente perché il contenuto dei 26 episodi rispecchiasse le tradizioni e la storia di questa regione. Valorizzando la cultura islamica attraverso le fiabe moderne: i cartoni.
Sarà Saladino il protagonista del cartone animato più atteso della prossima stagione sugli schermi di Al Jazeera Children’s Channel. La storia del guerriero curdo che unì i musulmani per riconquistare Gerusalemme nel XII secolo d.C. diventerà una serie televisiva, animata in 3D, grazie alla Malaysia’s Multimedia Development Corporation. I disegnatori hanno tenuto conto dei gusti e della sensibilità delle popolazioni che vivono in Medio Oriente perché il contenuto dei 26 episodi rispecchiasse le tradizioni e la storia di questa regione. Valorizzando la cultura islamica attraverso le fiabe moderne: i cartoni.
Con un pubblico di 200 milioni di persone, il Medio Oriente è il laboratorio ideale per sviluppare progetti di approfondimento culturale. Diffusi, oltre i confini nazionali, dalle televisioni satellitari. Sono queste ultime ad offrire spesso l’opportunità per superare incomprensioni e diffidenze nei rapporti tra musulmani e Occidente. Le iniziative volte ad infrangere gli stereotipi più comuni utilizzano proprio i cartoni animati come veicolo per trasmettere valori caratteristici di altre società. Il mondo dei fumetti e dell’animazione insegna infatti ai più piccoli il rispetto per le differenti culture e prospettive meglio di qualsiasi iniziativa diplomatica. Accade così di appassionarsi alle avventure del Saladino invece di Drangon Ball.
Stanchi del predominio dell’industria d’animazione giapponese, i produttori arabi hanno iniziato a intravedere le potenzialità comunicative di storie dai tratti tipicamente musulmani. Come mostra la fortuna del fumetto I 99 che deve il suo successo alla fusione di valori islamici con i disegni in stile western. Ambientato durante il crollo di Baghdad nel 1258 e di Granada nel 1492, la storia ruota attorno a 99 eroi, ognuno in possesso di una pietra magica che dona al suo proprietario uno dei 99 attributi di Dio: dalla generosità, alla forza, al coraggio.
Anche se la maggior parte dei progetti televisivi sono rivolti ai giovani, non mancano le iniziative per far conoscere le mille sfaccettature della cultura islamica ad un pubblico adulto. Durante il Film Festival di Roma è stato sottoscritto un accordo da 25 milioni di dollari per la produzione di un film sulla vita del poeta Rumi. Prodotto dall’italiana Istar Production e dalla Dubai’s D-Seven Motion Pictures degli Emirati Arabi, la pellicola racconterà la storia del mistico sufi, fondatore della confraternita Mevlevi, vissuto nel XIII secolo d.C. in Turchia.