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I Commissari di Terra Santa italiani si sono ritrovati a Cracovia per un confronto sull'apostolato in favore della Terra Santa e per ricordare il «pellegrino Wojtyla».

In Polonia, sulle orme di Giovanni Paolo II

02/10/2007  |  Milano
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In Polonia, sulle orme di Giovanni Paolo II
Nell'arcivescovado di Cracovia i frati Commissari attorniano il card. Stanislaw Dziwisz.

È tradizione pluridecennale che la Conferenza dei Commissari di Terra Santa d’Italia si ritrovi per fare il punto dell’attività. In realtà, da alcuni anni, la Conferenza è meno… italiana; vi fanno parte infatti Commissariati di altri Paesi europei: Polonia, Slovenia, Svizzera e Malta.

All’appuntamento 2007 a Cracovia (Polonia), siamo stati accolti e guidati per tutta la settimana dall’ospitalità di padre Paschalis, il Commissario locale, e di altri suoi confratelli. L’occasione che ha portato a scegliere questo luogo è stata la celebrazione del centenario del primo pellegrinaggio della Polonia in Terra Santa. I 498 pellegrini del 1907 fecero il viaggio da Cracovia a Trieste in treno, da Trieste a Giaffa in nave, per raggiungere Gerusalemme in treno: una settimana di viaggio a cui seguì un lungo tempo per visitare con devozione e gratitudine i principali Luoghi della salvezza. (Nel 1999, quasi 100 anni dopo, lo stesso Commissariato ha organizzato un pellegrinaggio di 1.350 pellegrini!).

Dal 12 al 16 settembre dunque rappresentanti di tredici Commissariati d’Europa hanno vissuto giorni intensi, con un programma ricco di molteplici proposte. I momenti di formazione hanno ricevuto un’attenzione particolare.

La conferenza di padre Celestino Paczkowski ha illustrato Le relazioni tra la Polonia e la Terra Santa nel corso dei secoli. Tali relazioni iniziarono ai tempi della seconda Crociata con i primi cavalieri e proseguirono con i frati che vi si recavano anche per portare personalmente le offerte dei cristiani polacchi. Il pellegrino fra Anselmo nel 1507 ci ha lasciato il primo diario scritto. Durante il periodo della dominazione turca, la Polonia, unitamente alla Repubblica di Venezia e all’Austria, ebbe importante ruolo di mediazione nei rapporti tra la Santa Sede e la Turchia. È del 1902 la fondazione del Commissariato di Cracovia.

Padre Dobromir Jasztal ha offerto poi una rapida panoramica storica delle Relazioni tra il Patriarcato latino e la Custodia di Terra Santa, da intendersi sullo sfondo della riorganizzazione della Chiesa latina resasi necessaria dopo la caduta del regno crociato (1291). Con la scomparsa dell’ultimo patriarca latino di Gerusalemme (1374) e il riconoscimento della personalità giuridica della Custodia di Terra Santa (già nel 1342) la giurisdizione sui fedeli passa alla Custodia e tale rimane fino al ristabilimento del patriarcato (1847).

È stato ancora padre Celestino ad illustrare Le orme di Giovanni Paolo II in Terra Santa, ricordando soprattutto i gesti da lui compiuti in occasione del suo pellegrinaggio alle sorgenti della salvezza (2000), gesti che hanno lasciato segni profondi anche nel cuore di molti non cristiani. Il pellegrinaggio del Papa è stato poi rievocato con viva emozione da due testimoni che lo hanno vissuto da vicino: il Custode di allora, padre Giovanni Battistelli (ora Commissario a Napoli) e il segretario personale del papa, card. Stanislaw Dziwisz (ora arcivescovo di Cracovia, da cui siamo stati ricevuti in udienza).

Importanti i momenti di comunicazione tra i Commissari della Conferenza. L’annuale Convegno è infatti un’opportunità di confronto, verifica e programmazione della multiforme attività dei Commissari che nel territorio di loro competenza svolgono il compito di collegamento e animazione sulla Terra Santa.

I Commissari, avvezze guide di pellegrinaggi in Terra Santa, si sono fatti essi stessi pellegrini. Tre sono state le mete di devozione: il sacro monte del Calvario (Kalwaria Zebrzydowska), il santuario di Czestochowa e il santuario della Divina Misericordia a Lagiewniki. Non vero e proprio pellegrinaggio ma… quasi è stata la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e di Birkenau: occasioni di meste riflessioni sulla malvagità delle sul mistero di Dio nella storia…

Accanto ai momenti religiosi e di lavoro, non sono ovviamente mancati momenti di conoscenza e svago, con le visite ad alcune fraternità francescane di Cracovia e dintorni, e le visite alla bella città di Cracovia, alla miniera di sale di Wieliczka e la gita in barca sul fiume Dunajec (Monti Tatra). I francescani non ricusano il lavoro, ma – è risaputo – non rinunciano ai momenti di letizia…

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