Settembre 2007
Insignificante Nazaret, germoglio del Salvatore
Beduini. Il popolo invisibile
Nel deserto del Negev vivono in villaggi considerati illegali i beduini d'Israele. Sono circa 180 mila e vorrebbero continuare a condurre la propria vita secondo le antiche tradizioni nomadi.
Ogni attimo è consacrato a Dio
In Iraq la popolazione continua a soffrire
«In Iraq niente è cambiato. Al contrario, le condizioni di vita della popolazione, in particolare dei bambini e delle donne, sono peggiorate». A lanciare l'ennesimo allarme sulla situazione del Paese è Silvio Tessari, che per la Caritas Italiana è responsabile dell'area Medio Oriente e Nord Africa. Tessari spiega che, tra gennaio e giugno di quest'anno, i ricoveri dei bambini causati dalla malnutrizione sono quasi raddoppiati. La malnutrizione e il clima di insicurezza non sono i soli elementi a destabilizzare ulteriormente l'area. Si diffondono anche epidemie di colera causate dalla carenze di acqua potabile e di trattamento degli scarichi fognari. Una situazione difficilissima da controllare anche considerando che molti iracheni lasciano le proprie case per sfuggire alle violenze e alla fame e si ammassano in campi profughi.
Peres dal Papa: «Con la Santa Sede accordo entro l’anno»
Potrebbe essere raggiunto entro l'anno l'atteso Accordo fra Santa Sede e Israele su fisco e proprietà ecclesiastiche in Terra Santa. «L'80 per cento dei problemi è stato risolto» in un clima di «grande apprezzamento» da parte del Vaticano per «i progressi raggiunti» nei colloqui bilaterali.
Con queste parole il presidente dello repubblica israeliana Shimon Peres ha fatto il punto ieri, a Roma, sullo stato dei negoziati fra Santa Sede e Israele al termine della prima visita all'estero come capo dello Stato. «Non è un caso - ha sottolineato - che sia venuto in Italia e in Vaticano».
Israele vacilla negli Usa
Toni allarmati questa mattina su tutti i quotidiani israeliani per un sondaggio proveniente dagli Stati Uniti secondo cui è in drastico calo tra i giovani ebrei americani il sostegno a Israele. Come spiega l'articolo di Yedioth Ahronot che rilanciamo, negli Stati Uniti solo il 54 per cento degli ebrei non ortodossi con meno di 35 anni si dichiara a proprio agio rispetto all'idea di uno Stato ebraico. E, addirittura, solo il 48 per cento ritiene che la distruzione di Israele sarebbe una tragedia personale.
Il Parents Circle al Palazzo di Vetro
È una mostra di opere d'arte l'ultima nata tra le tante iniziative promosse dal Parents Circle, il forum di famiglie palestinesi e israeliane colpite da un grave lutto a causa del conflitto che da decenni contrappone i due popoli e impegnate sul versante della riconciliazione. Si tratta di lavori realizzati da 135 artisti israeliani e palestinesi giocando sul tema espressivo della sfera, nella sua plasticità simbolo eloquente di una riconciliazione non priva di fatiche. Con il titolo Offering reconciliation atualmente è esposta al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.
Da Gerico difficile accesso al Mar Morto per i palestinesi
L'organismo umanitario B'Tselem denuncia che non lontano da Gerico, in Cisgiordania, l'esercito israeliano da marzo blocca l'accesso alle spiagge del Mar Morto ai palestinesi. Non per ragioni di sicurezza ma, pare, per di assicurare un tranquillo relax ai clienti israeliani di alcuni impianti balneari.
Il Cairo e Gaza
Sui rapporti tra Hamas e Israele parlano i bollettini, quotidiani ormai, dei missili Qassam caduti a Sderot e dei bombardamenti aerei israeliani sui luoghi da dove partono. Sui rapporti tra Hamas e Abu Mazen parlano, invece, le scelte del presidente dell'Anp, sempre più deciso a isolare il movimento islamico. Quali sono, invece, i rapporti tra Hamas e l'Egitto? È la domanda affrontata nell'articolo che proponiamo oggi, tratto dall'ultimo numero della newsletter Bitterlemons-International.