Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia
Uno sguardo sull'oggi e sul domani della città santa, cara ai credenti delle tre religioni monoteistiche nate in Medio Oriente.

Gerusalemme, quale futuro?

Giorgio Bernardelli
11 luglio 2007
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Gerusalemme, quale  futuro?
Veduta panoramica della città vecchia di Gerusalemme, con i quartieri moderni della parte occidentale sullo sfondo. (foto J. Kraj)


Quarant’anni fa, nel giugno del 1967, la città vecchia di Gerusalemme vedeva entrare i soldati israeliani. Si compiva così l’ultima di una lunga serie di trasformazioni che hanno scandito la storia millenaria di questa città. Tante dominazioni l’hanno plasmata e resa quell’intreccio misterioso di fedi e identità che tutti ben conosciamo. Ma sappiamo bene anche come questo volto della città santa aspetti ancora di essere riconosciuto davvero come una potenzialità per il mondo intero.

A quarant’anni di distanza dai fatti del 1967, non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per il fatto che ormai si senta sempre meno parlare della questione di Gerusalemme. Anche quando timidamente si affaccia qualche ipotesi di negoziato per la pace in Medio Oriente, questo aspetto è continuamente rinviato. Quasi che si trattasse di un rebus insolubile. Si fa tanta poesia sulla Gerusalemme «città delle tre grandi religioni monoteiste». Ma la vera sfida oggi è riportare questo discorso con i piedi per terra. Prendere sul serio questo aspetto che rende unica al mondo questa città e tradurlo in una garanzia concreta di una tutela dell’identità e dei diritti di tutte le comunità che abitano tra le sue mura.

Si dice spesso che la pace verrà da Gerusalemme. È una frase, però, da intendere nel suo significato vero. Bisogna infatti toglierle quell’aurea un po’ magica che la circonda. Perché la pace da Gerusalemme verrà non per un’alchimia cabalistica o per un altrettanto improbabile effetto domino. Verrà solo quando le comunità diverse che qui vivono, cominceranno davvero a riconoscersi l’un l’altra. Con fatica. E a partire dalle scelte più quotidiane che scandiscono la vita di ogni città. Questo è il grande segno che il mondo aspetta ancora da Gerusalemme.

(Il dossier è nelle 16 pagine centrali di Terrasanta in versione cartacea

Abbonamenti

Per ricevere la rivista Terrasanta (6 numeri all’anno) la quota d’abbonamento è di 32,00 euro. Disponibile, a 22,00 euro, anche la versione digitale in formato pdf.

Maggiori informazioni
L'indice delle annate

Ai nostri abbonati e lettori più assidui potrà tornare utile l’indice generale della nuova serie di Terrasanta dal 2006 al 2023.

Il file consente di cercare gli articoli, gli autori e i temi che interessano di più e individuare i numeri e le pagine in cui sono stati pubblicati.

Consulta l'indice
Un saggio di Terrasanta

Vuoi farti un’idea del nostro bimestrale?
Ti mettiamo a disposizione un numero del 2023.
Buona lettura!

Sfoglia il numero
Newsletter

Ricevi i nostri aggiornamenti

Iscriviti
La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle