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Monsignor Sandri alla Congregazione per le Chiese orientali

11/06/2007  |  Città del Vaticano
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Monsignor Sandri alla Congregazione per le Chiese orientali
Monsignor Leonardo Sandri assiste Papa Benedetto XVI nella firma di un documento.

Sabato 9 giugno il Papa ha reso noto personalmente di aver nominato l'arcivescovo argentino Leonardo Sandri pro-prefetto della Congregazione delle Chiese orientali al posto del card. Ignace Moussa I Daoud che lascia l'incarico per raggiunti limiti d'età. Il nuovo capo-dicastero è nato 64 anni fa a Buenos Aires e ha alle spalle lunghi anni di servizio nel corpo diplomatico della Santa Sede.


Dopo aver ricevuto il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, sabato mattina, 9 giugno, Benedetto XVI si è recato in via della Conciliazione presso la sede della Congregazione per le Chiese orientali.

Da quando è Papa, Ratzinger sta facendo visita a tutti gli uffici e al personale dei dicasteri e servizi vaticani per esprimere la sua gratitudine ai molti collaboratori nelle più svariate funzioni dell’apparato.

Il Papa ha colto l’occasione per rivolgere espressioni di stima al cardinale prefetto, Ignace Moussa I Daoud (76 anni) e per annunciare personalmente di avere designato il suo successore, che assumerà la guida della Congregazione.

Si tratta di mons. Leonardo Sandri, che fino al primo luglio prossimo manterrà l’attuale carica di sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato. L’arcivescovo Sandri è nato a Buenos Aires (Argentina) nel 1943. È entrato nel corpo diplomatico della Santa Sede nel 1974 ed è vescovo dal 1997. Il suo volto e il suo nome divennero familiari anche al grande pubblico negli ultimi mesi della vita di Giovanni Paolo II perché spesso leggeva le omelie e i discorsi del Papa nel corso delle udienze o delle celebrazioni liturgiche presieduti da Wojtyla. Fu proprio lui, la sera del 2 aprile 2005, a dare l’annuncio della morte del Papa alla folla di fedeli riuniti in preghiera in piazza San Pietro.

Gli subentrerà in Segreteria di Stato l’arcivescovo Fernando Filoni, da un anno nunzio apostolico nelle Filippine, dopo essere stato rappresentante pontificio presso i governi di Iraq e Giordania tra il 2001 e il 2006.

Nel corso della sua visita alla Congregazione delle Chiese orientali Benedetto XVI ha ancora una volta chiesto pace per il Medio Oriente con queste parole: «Dalle mie labbra si leva oltremodo accorata l’invocazione di pace per la Terra Santa, l’Iraq, il Libano, tutti territori posti sotto la giurisdizione della Congregazione per le Chiese Orientali, come anche per le altre regioni coinvolte nel vortice di una violenza apparentemente inarrestabile. Possano le Chiese e i discepoli del Signore rimanere là dove li ha posti per nascita la divina Provvidenza; là dove meritano di rimanere per una presenza che risale agli inizi del cristianesimo. Nel corso dei secoli essi si sono distinti per un amore incontestabile e inscindibile alla propria fede, al proprio popolo e alla propria terra».

Nell’accogliere la nomina papale, mons. Sandri ha dichiarato tra l’altro: «Sono consapevole che mi viene affidato il grande "tesoro" della preghiera liturgica, della tradizione spirituale, della vita monastica, della vita di tanti santi, dell’insegnamento dei Padri e dei Dottori della Chiesa d’Oriente. Un "tesoro" che speriamo anche oggi sia ricercato, rivisitato, approfondito ed amato, così che esso possa offrire alle attese odierne della Chiesa universale e del mondo del nostro tempo la ricchezza di dottrina e di spiritualità della tradizione orientale».

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