Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia
La Vergine è colei che sa accogliere ogni sentimento umano per trasfigurarlo nella preghiera.

Maria di Nazareth, la madre di Gesù

07/05/2007  |  Milano
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Maria di Nazareth, la madre di Gesù
Basilica dell'Annunciazione a Nazareth. Il mosaico, donato dalle Filippine, che rappresenta l'annuncio dell'angelo a Maria (dettaglio).

In San Marco a Firenze, in cima alla scala che porta alle celle affrescate dal Beato Angelico, nella rappresentazione dell’Annunciazione c’è scritto: «Ave Mater, bonitatis e totius Trinitatis, nobile triclinium». Vuol dire che la Trinità si dà convegno presso la tenda della nostra carne. Se contempliamo la splendida icona della Trinità di Andrei Rublev, la dolcezza delle linee dell’Angelo di destra – lo Spirito Santo – ha qualcosa di femminile, di materno. Nelle lingue semitiche, lo Spirito è femminile (ruach). Viene spontaneo mettere quest’angelo di destra in rapporto con Maria, che è la manifestazione femminile della Trinità. Maria è una presenza trasversale, è il volto materno della misericordia divina, è colei che ha dato al mondo la misericordia del Padre, cioè Gesù.

Una tela dell’artista fiammingo Rogier Van der Weyden (XV secolo) rappresenta l’evangelista Luca, che all’interno di una architettura quasi rinascimentale, ha davanti a sé in posa Maria con Gesù in braccio. Più volte lungo i secoli vennero attribuite a lui icone della Madre di Dio, per lo più di stile bizantino. Gli storici ritengono la notizia leggendaria. Essa ha origine probabilmente dal fatto che Luca è uno scrittore dalle spiccate qualità artistiche. La penna, nella sue mani, diventa un pennello capace di riprodurre al vivo i caratteri dei personaggi che descrive.

Se il ritratto del Signore è il ritratto dell’iconografia cristiana, poiché attesta l’Incarnazione reale del Verbo di Dio, il ritratto di Maria è quello della prima creatura umana in cui si è perfettamente compiuto lo scopo dell’Incarnazione: la deificazione dell’uomo/donna. Theotokos, genitrice di Dio, è il titolo che il III concilio ecumenico di Efeso nel 431 attribuisce a Maria e che la tradizione orientale ha conservato attraverso i secoli.

L’icona della Madre di Dio vuole esprimere soprattutto il mistero della Divina maternità che Maria manifesta nello sguardo, doloroso e lieto insieme, rivolto a Gesù. La Madonna non è un «tipo di donna», ma è la madre di Dio che rappresenta ogni creatura, e sa accogliere ogni sentimento umano per trasfigurarlo nella preghiera.

Come ricevere l'Eco

Il tabloid Eco di Terrasanta viene spedito ogni due mesi a tutti coloro che sono interessati ai Luoghi Santi e che inviano un’offerta, o fanno una donazione, a favore delle opere della Custodia di Terra Santa tramite la nostra Fondazione.

Maggiori informazioni
Sfoglia l'Eco

Se non hai mai avuto modo di leggere Eco di Terrasanta, ti diamo la possibilità di sfogliare un numero del 2024.
Buona lettura!

Clicca qui
Sostienici

Terrasanta.net conta anche sul tuo aiuto

Dona ora
Newsletter

Ricevi i nostri aggiornamenti

Iscriviti
Abbecedario della Shoah
Anna Maria Foli

Abbecedario della Shoah

Le parole per capire e non dimenticare
Il Giubileo ad Assisi 2025
Enrico Impalà

Il Giubileo ad Assisi 2025

Guida al pellegrinaggio
Il Giubileo a Roma 2025
Roberta Russo

Il Giubileo a Roma 2025

Guida al pellegrinaggio
Grande storia dei Giubilei
Anna Maria Foli

Grande storia dei Giubilei

Dalle antiche origini ebraiche a oggi