Marzo 2007
Cristiani in partenza (e in arrivo)
Rompere la ragnatela
Paese in evoluzione oppure feudo di un potere inattaccabile? Quale volto ha oggi la Siria? L'abbiamo chiesto ad alcuni dissidenti politici che hanno pagato duramente la loro lotta al regime.
Esperienza pilota per biblisti cinesi
Hanno trascorso in Terra Santa poco meno di un mese, a cavallo tra gennaio e febbraio. Non erano pellegrini come gli altri e neppure studenti come i tanti che trascorrono anni nelle varie istituzioni accademiche di Gerusalemme. Questi venti uomini venivano dalla Cina e, autorizzati anche da quelle autorità politiche che ancora consentono alla Chiesa cattolica solo una «libertà vigilata» (quando va bene), hanno preso parte a uno speciale corso di Sacra Scrittura organizzato dalla Federazione biblica cattolica e dai benedettini missionari dell'abbazia tedesca di Sankt Ottilien. Abbiamo chiesto al segretario della Federazione biblica, Alexander Schweitzer, di spiegarci l'importanza dell'iniziativa e i possibili sviluppi che questa «prima volta in Terra Santa» potrà avere per la Chiesa di Cina.
Perché La porta di Jaffa
Questo spazio prende il nome da una delle più celebri porte della città vecchia di Gerusalemme. Ogni porta che si rispetti è anche luogo di incontro. Il senso di questo crocevia virtuale è di provare a far passare attraverso questa porta alcune voci e opinioni che in Medio Oriente esistono ma non sentiamo mai perché, soprattutto in Italia, siamo vittima di un'informazione stereotipata.
Cura questa sezione il giornalista Giorgio Bernardelli.
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Questione di toponomastica
La toponomastica ha un suo peso. Anche in Israele, dove qualcuno si interroga sull'opportunità di conservare il nome di alcune vie dedicate a personalità che hanno operato scelte controverse quando non censurabili. Seguiamo il ragionamento di Shahar Ilan pubblicato sul quotidiano Haaretz.
Un ponte per Betlemme
Barriera di sicurezza, Muro dell'apartheid. A seconda del proprio punto di vista, israeliani e palestinesi la chiamano così quella triste muraglia grigia, alta almeno otto metri, che oggi ferisce la Terra Santa. «Non di muri, ma di ponti c'è bisogno oggi» ebbe a dire Papa Giovanni Paolo II. Per ribadirlo ancora una volta e per esprimere solidarietà a Betlemme, cittadina palestinese ormai rinchiusa dal Muro, è stata indetta questa Giornata di sensibilizzazione e preghiera.
Gli insediamenti non aumentano, ma s’affollano
Nel corso del 2006 non sono stati istituiti nuovi avamposti israeliani «illegali» in Cisgiordania. Lo dice un rapporto dell'organizzazione Peace Now secondo il quale, però, vi sono stati ben 251 mutamenti sostanziali di vario tipo negli insediamenti e avamposti già esistenti. Se il numero delle «colonie» rimane stabile, è invece in crescita la loro popolazione, che nel 2006 ha fatto registrare un incremento pari al 5 per cento. Intanto il governo di Israele non dà seguito agli impegni presi di far sgombrare alcuni avamposti. E Peace Now chiede l'intervento della Corte suprema.