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Il Medio Oriente è a una svolta?

19/03/2007  |  Milano
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Il Medio Oriente è a una svolta?
Una riunione dei membri della Lega Araba nella sede dell'organizzazione al Cairo, in Egitto.

Arabia Saudita e Iran dialogano e questa è una buona notizia per chi teme una guerra che sembrerebbe imminente. Si apre un nuovo capitolo per il Medio Oriente? Se lo chiede un giornalista di Gulf News, il quotidiano degli Emirati Arabi Uniti, a pochi giorni dal vertice della Lega Araba che si terrà a Ryad verso fine marzo. All'ordine del giorno l'iniziativa di pace dell'Arabia Saudita che propone tra l'altro il riconoscimento di Israele da parte degli Stati arabi in cambio di un ritiro dai Territori occupati.


Sono giorni di grande movimento in Medio Oriente. E giunge interessante la domanda posta da Patrick Seale nel suo commento sul quotidiano degli Emirati Arabi Uniti Gulf News: il Medio Oriente ha davvero voltato l’angolo?

Il punto di partenza è chiaro: due settimane fa la guerra all’Iran sembrava estremamente vicina. Adesso invece, con l’apertura di un dialogo tra l’Arabia Saudita e Teheran, l’intera regione si è rimessa in movimento.

Al di là dello scenario generale descritto dal giornalista, due punti meritano però di essere sottolineati: innanzi tutto vale la pena di segnare sul calendario le date del 28 e 29 marzo. In programma c’è infatti il vertice della Lega Araba a Riyad che sarà un test importante per capire dove sta andando il conflitto israelo-palestinese. All’ordine del giorno c’è infatti il rilancio dell’iniziativa di pace promossa dall’Arabia Saudita, basata sul principio del riconoscimento arabo di Israele in cambio del ritiro (probabilmente poi negoziabile nei dettagli) dai Territori. Riyad sarà la cartina di tornasole per capire chi nel mondo arabo ha intenzione di fare sul serio.

Il secondo elemento, ancora più interessante, riguarda la politica israeliana: dal Golfo sembrerebbe emergere un’apertura di credito nei confronti del ministro degli Esteri Tzipi Livni. Con Olmert in caduta libera e lo spettro del ritorno di Netanyahu all’orizzonte, gli arabi moderati parrebbero realisticamente voler scommettere sulla Livni. Al suo attivo questa donna che guida la diplomazia israeliana ha due punti importanti: l’apertura di credito offerta alla comunità internazionale per trovare una via d’uscita alla guerra di luglio in Libano e, più recentemente, aver messo per prima sul tavolo le obiezioni di Israele al piano di pace saudita (che, nella logica dell’Oriente, è comunque un modo per dire che almeno se ne può parlare). Segnali che, stando almeno a Gulf News, anche il mondo arabo starebbe valutando con grande attenzione.

Clicca qui per accedere all’articolo di Gulf News.

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