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Affidata ai benedettini, la basilica della Dormizione sorge a Gerusalemme, sul colle di Sion, non lontano dal Cenacolo.

Per ricordare il «sonno» di Maria

Chiara Tamagno
2 gennaio 2007
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Per ricordare il «sonno» di Maria
La caratteristica cupola e il campanile della basilica della Dormizione a Gerusalemme. (foto M. Gottardo)

È un campanile dalla forma davvero singolare sulla collina di Sion, che attira la curiosità del pellegrino: è quello della basilica della Dormizione, il luogo dove si ricorda il trapasso «nel sonno» della Madonna da questa terra al cielo.

In realtà ben poco si sa sulla vita di Maria dopo la morte di Gesù: la sua presenza è notata ancora in occasione della Pentecoste, poi di lei i testi sacri nulla più dicono. Per questo nel tempo si svilupparono tradizioni differenti, tra cui quella che colloca la vita di Maria in Asia Minore, probabilmente a Efeso, nella comunità di Giovanni. La tradizione che vuole invece la Vergine stabile a Gerusalemme, dove avrebbe vissuto con i discepoli fino alla fine, si basa sulla testimonianza del patriarca Sofronio, che resse la sede episcopale di Gerusalemme nel VII secolo e che indica sulla Santa Sion la pietra su cui si sarebbe adagiata la madre di Gesù negli ultimi istanti della sua vita terrena. A sostegno di questa tesi ci sono anche le testimonianze di epoca crociata, quando la Dormizione di Maria era venerata in una piccola edicola sita vicino al Cenacolo, purtroppo abbandonata nei secoli successivi.

Si deve aspettare fino al 1898 per ridare visibilità al luogo della Dormizione di Maria. In quell’anno infatti l’imperatore di Germania Guglielmo II in visita in Terra Santa ottiene dal sultano la cessione di questa zona della collina di Sion vicino al Cenacolo e ne fa dono ai cattolici. Nei primi anni del 1900 viene eretta l’attuale basilica affidata all’ordine dei benedettini tedeschi.

L’architettura romanica conferisce all’edificio l’aspetto di fortezza medievale su cui domina il campanile detto «sentinella delle mura» proprio per lo stile militaresco. L’interno è ricco di eleganti mosaici, ma il fulcro della devozione è nella cripta, dove davanti al piccolo altare è deposta una statua lignea che ritrae la Madonna dolcemente addormentata.
Entrando nella basilica si è spesso accompagnati dalla musica con cui i benedettini custodiscono la memoria raccolta del luogo.

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