Il 2006 per i cristiani di Betlemme si è chiuso con l'inaugurazione di una nuova chiesa dedicata a Maria madre di Dio (la Theotokos). Il nuovo luogo di culto sorge a pochi passi dalla basilica della Natività, presso il santuario della Grotta del Latte, già molto caro alla popolazione della cittadina palestinese. La chiesa è stata ideata dall'artista francescano padre Costantino Ruggeri e realizzata da due architetti italiani (Luigi Leoni e Chiara Rovati), ma è frutto del lavoro di maestranze locali. Preziosi i sostegni finanziari provenienti da Slovacchia e Italia.
Nelle ultime ore del 2006 è stata inaugurata a Betlemme la chiesa dedicata alla Theotokos (espressione greca che si riferisce alla Madonna e che mette l’accento sul suo essere «Madre di Dio»).
Il nuovo luogo di culto sorge a pochi passi dalla basilica della Natività, presso il piccolo santuario della Grotta del Latte. La Grotta è molto cara alla popolazione di Betlemme. Un’antica tradizione vuole che in quel luogo la Vergine Maria abbia perso alcune gocce di latte mentre allattava il Bambino Gesù. Miracolosamente il liquido materno avrebbe mutato il colore della roccia da rossastro a bianco.
Il santuario è meta delle mamme prive di latte e delle donne affette da sterilità (betlemmite o pellegrine di varie parti del mondo) che vi si recano a pregare per chiedere alla Vergine il dono della maternità.
La chiesetta che racchiude la grotta fu costruita nel 1871. Alcuni artigiani di Betlemme nel 1935 ne hanno decorato la facciata lavorando la pietra come la madreperla. Il complesso è affidato ai frati minori della Custodia di Terra Santa.
L’idea di edificare uno spazio più ampio per venire incontro alle richieste dei gruppi di pellegrini risale al giubileo del 2000. Fra Lorenzo Bode, custode del santuario, fu incoraggiato anche da don Jan Majernik, una guida di pellegrini che assicurò alla Custodia il sostegno dei vescovi cattolici della Slovacchia.
Il nuovo santuario è stato ideato dall’artista francescano padre Costantino Ruggeri e la realizzazione si deve all’architetto Luigi Leoni, in collaborazione con la collega Chiara Rovati. Preziosa la consulenza offerta dall’archeologo della Custodia fra Michele Piccirillo.
La moderna struttura è stata realizzata da tecnici e maestranze palestinesi di Betlemme e si sviluppa su una pianta di 300 metri quadrati.
Le vetrate policrome di fra Ruggeri – lo stesso artista che ha firmato la nuova chiesa del santuario del Divino Amore, a Roma – hanno un’ampiezza di 85 metri quadrati e sono in vetro antico soffiato legato in piombo.
Alla cerimonia e alla Messa per l’inaugurazione, il 31 dicembre, hanno preso parte numerosi fedeli di Betlemme e 600 pellegrini slovacchi accompagnati da quattro vescovi (i cattolici della Slovacchia hanno contribuito a finanziare l’opera). Erano presenti anche il Commissario di Terra Santa per la Lombardia, fra Pasquale Ghezzi, oltre a rappresentanti della parrocchia e del Comune di Montevarchi (Arezzo) anch’essi coinvolti nel finanziamento del nuovo centro mariano.
Considerato il massiccio afflusso, non tutti i fedeli hanno potuto trovare spazio nella chiesa. Molti hanno seguito la Messa dalle ampie sale attigue. Il rito è stato presieduto dal vescovo coadiutore di Gerusalemme, mons. Fouad Twal.
Tra i concelebranti anche il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, che all’inizio della celebrazione ha rivolto a tutti espressioni di benvenuto e gratitudine.