Si svolge tra pochi giorni a Gerusalemme il Jewish Film Festival, organizzato dalla Cineteca israeliana a partire dal 1999. Per la settima volta prenderà parte alla rassegna anche l'iniziativa trentina che va sotto il nome di Festival internazionale di cinema e religione Religion Today. La delegazione italiana sarà guidata dalla direttrice artistica del festival Lia G. Beltrami e porterà con sè tre pellicole che hanno partecipato al concorso dell'ottobre scorso a Trento.
Per la settima volta, dal 16 al 19 dicembre prossimi, il Festival internazionale di cinema e religione Religion Today è presente a Gerusalemme nell’ambito del Jewish Film Festival, che si tiene dal 1999 presso la Cineteca israeliana.
L’appuntamento dedicato ai temi dell’identità, della fede, della storia e della tradizione ebraica anche quest’anno riserverà a Religion Today un’importante sezione del proprio catalogo, aprendosi al confronto con altre religioni e culture del mondo. La delegazione italiana sarà guidata dalla direttrice artistica del festival Lia G. Beltrami, alla quale è stato anche chiesto di far parte della giuria.
Religion Today contribuirà ai lavori con tre pellicole che hanno segnato la nona edizione del concorso (Trento, 11-14 ottobre 2006): il cortometraggio For Whom The Bell Tolls («Per chi suona la campana»), del regista bosniaco Dzemal Sabic, ode commovente alla pazienza nutrita di speranza che ha vinto il Gran premio «Nello spirito della fede»; il documentario bulgaro di Rossen Elezov With Extreme Cruelty («Con estrema crudeltà»), che attraversa tutto il XX secolo raccontando la storia di Svoboda Bucharova, comunista convertita al cristianesimo; il documentario giapponese di Shohei Shibata Silk Road: ascent into blue («La via della seta: ascesa nel blu»), incentrato sulla figura del monaco Kumarajiva, protagonista della diffusione del buddhismo in Cina con la traduzione di 300 testi sacri.
La collaborazione con Religion Today, nata grazie al diretto interessamento di Lia Van Leer, fondatrice della Cineteca israeliana e del Jewish Film Festival, ha accompagnato fin dagli inizi la rassegna ebraica, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione. RT rinnoverà questa amicizia consegnando alla Van Leer una targa a suggello di sette anni di cammino comune.
L’esperienza di Religion Today a Gerusalemme vedrà anche la visita della delegazione alla scuola di cinema ebreo-ortodossa Ma’ale Film School diretta da rav Mordechai Vardi, sceneggiatore e uomo di fede presente a Trento nel 2004, quando ritirò la scomunica degli ebrei alla città del Concilio in una suggestiva cerimonia privata, e ancora in Italia alla fine dello scorso settembre per il dibattito sulle scuole religiose di cinema che ha aperto l’anteprima romana di Religion Today 2006. Dalla Ma’ale Film School, inoltre, provengono numerosi registi che hanno partecipato alle successive edizioni di Religion Today, come Keren Hakak, che quest’anno si è aggiudicato il premio «Giovani registi in memoria di Massimo Prevedelli» per il cortometraggio Kaparot.
La serata di venerdì 15, venticinquesimo giorno del mese di kislev, la delegazione di Religion Today vivrà l’esperienza straordinaria di festeggiare lo shabbat e l’inizio di Chanukkà – la festa delle luci in ricordo della riconsacrazione del Tempio dopo la vittoria dei Maccabei sugli ellenisti – a casa del rabbino Gilad Goldschmidt, regista ed amico del Festival, quest’anno in concorso con il film The green chariot che ha vinto il premio Fraternità di Nomadelfia.
Nel corso del viaggio, la delegazione farà visita anche allo sceicco sufi Abdul Aziz Bukhari, capo del Naqshabandian Religion Method e della comunità uzbeca di Gerusalemme, che quest’anno era a Trento come giurato del Festival. Lo sceicco, che da molti anni si batte per l’apertura del dialogo tra le diverse fedi religiose presenti sul territorio, viaggiando attraverso l’Asia, l’Europa e gli Stati Uniti per diffondere il messaggio di conciliazione e fraternità per la Terra Santa, alla direttrice del Festival ha chiesto una scelta di pellicole che saranno proiettate durante l’anno presso la sede sufi nella città vecchia.