Dicembre 2006
Documenti. L’Accordo fondamentale tra Santa Sede e Stato di Israele
A titolo di documentazione riportiamo – in traduzione italiana non ufficiale – il testo integrale dell'Accordo che regola i rapporti tra lo Stato di Israele e la Santa Sede. Firmato il 30 dicembre 1993, è in vigore dal 10 marzo 1994.
Donne e bambini pagano un caro prezzo
«La vita a Betlemme è difficilissima da sopportare» scrive il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah.
Lo confermano, con la loro testimonianza diretta, le suore del Baby Hospital della cittadina palestinese in una lettera circolare del 9 dicembre scorso. Ne riportiamo un primo ampio stralcio.
Sabbah: «Ancora un Natale in un clima di morte e frustrazione»
È stato presentato questa mattina alla stampa il messaggio natalizio del patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah. Un messaggio che evoca pace e giustizia, ma in una fase storica particolarmente difficile per la Terra Santa e tutto il Medio Oriente. Scrive Sabbah: «Ancora quest'anno Natale arriva a Betlemme nelle medesime circostanze di morte e di frustrazione, con il muro e con gli sbarramenti sul terreno e nei cuori».
Abu Mazen invitato alla Messa di Natale. Accessi facilitati a Betlemme
Come è tradizione, anche quest'anno il presidente dell'Autorità palestinese è stato invitato a prendere parte alla Messa natalizia della notte santa, che sarà celebrata dal patriarca latino nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme. L'invito gli è stato rivolto da una delegazione della Custodia di Terra Santa guidata da padre Pierbattista Pizzaballa. Il Custode, nei giorni scorsi, ha anche ricevuto al convento di San Salvatore una delegazione di autorità militari israeliane che si sono impegnate a rendere temporaneamente più agevole per i cristiani il varco del muro di sicurezza che circonda Betlemme.
A Betlemme un pellegrinaggio inglese nel segno dell’ecumenismo
È quasi un blitz quello che quattro leader cristiani del Regno Unito compiranno a Gerusalemme e Betlemme nei pochi giorni che ci separano dal Natale. Accompagnati dalla preghiera delle loro comunità, i capi dei fedeli cattolici, anglicani, armeni e luterani inglesi porteranno solidarietà ai cristiani di Terra Santa. Idealmente il loro viaggio sarà anche un invito a riprendere senza timore i pellegrinaggi. Nella basilica della Natività i quattro ecclesiastici pregheranno insieme prima di rientrare a Londra per le tradizionali celebrazioni natalizie.
Monsignor Twal: ancora e sempre chiediamo pace
Al Bambino di Betlemme farà «l'unica richiesta possibile nell'Israele di oggi: quella pace che gli uomini, i politici, non riescono a costruire».
Giorni fa abbiamo interpellato monsignor Fouad Twal, vescovo coadiutore di Gerusalemme dal 2005.
Nato in Giordania da famiglia araba, è stato per 13 anni vescovo di Tunisi, capitale di un Paese dove i cattolici sono 22 mila in mezzo a una popolazione di 9 milioni di persone di religione islamica.
La conversazione con lui non può non toccare i temi del Natale e della presenza cristiana in seno al mondo musulmano.
A piazza San Pietro il presepe è targato Trento
In questi giorni, in tutto il mondo, i cattolici riproducono il mistero di Betlemme nelle loro case e nelle chiese. Per chi è credente il presepe resta un richiamo al senso vero del Natale ed è perciò una tradizione molto cara. È questo il significato anche della monumentale Natività che viene allestita all'aperto in Vaticano. Quest'anno, per la prima volta, collaborano alla sua realizzazione gli artigiani del legno del comune di Tesero, in provincia di Trento.
È questione di lingua
Che lingua si parla in Israele? La risposta potrebbe sembrare ovvia: l'ebraico. Eppure non è affatto pacifico. Gli studiosi ne dibattono e qualcuno preferirebbe rispondere che gli israeliani parlano israeliano.
È di questo avviso, ad esempio, Ghil'al Zuckermann, un linguista di Tel Aviv che propone di rimarcare le differenze tra la lingua di re Davide e quella oggi comunemente parlata in Israele.
Zuckermann ne parla nel suo ultimo libro, intitolato Il mito dell'ebraico. Ai bambini israeliani, spiega l'autore, si insegna che l'Antico Testamento fu scritto nella loro lingua materna, ma in realtà non è così. L'ebraico moderno è piuttosto un mix di vari idiomi, alcuni dei quali di ceppo indoeuropeo. Ma non tutti i colleghi di Zuckermann concordano.
La Strada della Terra Santa
Il 28 luglio scorso un gruppetto di pellegrini ciclisti saliva in sella a Lurago d'Erba (Como) deciso a raggiungere Gerusalemme con una pedalata lunga oltre 3 mila e 500 chilometri da percorrere in 26 tappe. Terrasanta.net seguì l'impresa offrendo ai lettori costanti aggiornamenti. Ora nella sede delle Edizioni Terra Santa viene presentato al pubblico il volume fotografico che contiene la cronaca di quella poderosa pedalata.