Il libro di questa settimana è l'agile opera, dedicata agli ebrei, del biblista e studioso di giudaismo Piero Stefani. Viene ripresentata al pubblico per la seconda volta in un'edizione aggiornata rispetto alla prima, che risale al 1997. Il testo si articola in quattro sezioni e si propone come un primo piccolo passo per i neofiti della materia che vogliano poi saperne di più.
(g.s.) – La collana Farsi un’idea dell’editrice Il Mulino getta come dei piccoli scogli in un mare turbinoso di sollecitazioni, informazioni e notizie che tempestano il cittadino lettore e telespettatore. Non si tratta di isole grandi e spaziose, ma, pur sempre, di ancoraggi saldi a cui aggrapparsi e su cui salire per dare uno sguardo meno sprovveduto e un po’ più perspicace sulla realtà che ci sommerge.
L’agile opera del biblista e studioso di giudaismo Piero Stefani viene ripresentata al pubblico per la seconda volta in un’edizione aggiornata (la prima risale al 1997).
Quattro le sezioni di questo piccolo polittico.
La prima – L’identità ebraica – spiega, per cominciare, i vocaboli «ebrei», «giudei», «israeliti» e «israeliani», che forse taluni ancora considerano dei semplici sinonimi.
La vita religiosa – seconda sezione – offre squarci sulla Bibbia ebraica, la letteratura rabbinica, i precetti, le feste, i riti che accompagnano l’esistenza del credente, il messianismo.
Il passato di questo popolo viene accostata nella sezione Le grandi linee della storia, che, a volo d’uccello, ci conduce dalla storia biblica alla nascita del moderno Stato di Israele.
Gli ebrei oggi, infine, contiene rapidi cenni sull’ebraismo israeliano, americano e italiano.
Suggellano il testo tre paginette di indicazioni bibliografiche.
Va da sé che questo è solo un primo piccolo passo per i neofiti della materia che vogliano saperne di più.