Proseguono presso Assisi i lavori del Capitolo generale straordinario dei Frati minori, convocato in vista dell'ottavo centenario di fondazione dell'Ordine francescano.La Terra Santa è presente non solo con la partecipazione diretta del padre Custode, Pierbattista Pizzaballa, ma anche attraverso l'illustrazione multimediale delle attività della Custodia.Ancor prima, però, essa sta, quasi in filigrana, come un modello a cui ispirarsi per il dialogo tra religioni, Chiese e culture. Parola del ministro generale dell'Ordine, fra José Rodríguez Carballo, che ha un legame personale con Gerusalemme, dove ha trascorso alcuni anni della sua formazione.
Proseguono presso la Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli presso Assisi (Perugia) i lavori del Capitolo straordinario dei frati minori in vista delle celebrazioni per gli 800 anni di fondazione dell’ordine.
Ieri sera è stato presentato ai 156 padri capitolari il dvd sui Luoghi Santi prodotto dalla Custodia di Terra Santa e realizzato dall’Antoniano di Bologna. Il lavoro ha riscosso grande interesse ed apprezzamento tra i religiosi provenienti da ogni parte del mondo. Il documentario, realizzato in dieci lingue, diventerà un punto di riferimento imprescindibile dell’animazione missionaria in favore della Terra Santa.
A margine dei lavori del Capitolo, abbiamo incontrato il ministro generale dell’Ordine, padre José Rodríguez Carballo, al quale abbiamo chiesto quale spazio occupi la Terra Santa nella riflessione sul carisma francescano oggi.
«Il tema non è esplicitamente presente nell’ordine del giorno del Capitolo, ma è sta in filigrana entro molti degli argomenti toccati. Abbiamo dedicato intere giornate, per esempio, alla questione del dialogo tra le religioni, tra le culture e tra le Chiese. E tutti noi frati minori non possiamo fare a meno di guardare alla Terra Santa come a un luogo privilegiato per il dialogo interreligioso, interculturale ed ecumenico. Penso che la Terra Santa sia il luogo naturale per il dialogo, così come viene proposto dalla Chiesa e come lo concepisce l’ordine francescano. Abbiamo poi voluto offrire a tutti i frati capitolari, attraverso testimonianze dirette e materiali di documentazione, un’informazione sull’opera della Custodia di Terra Santa, sulle sue grandi sfide».
«Vorrei veramente – ha proseguito fra Carballo – che tutto l’Ordine conoscesse in maniera capillare l’opera dei frati in Terra Santa, perché si arrivi ad amare di più quella che da sempre noi consideriamo "la perla" delle nostre missioni e perché vi sia una maggiore collaborazione con la Custodia di Terra Santa anche a livello di personale. Mosso dall’amore che personalmente ho per la Terra santa, ma anche coadiuvato dal definitorio generale, ho pensato il prossimo anno di realizzare un capitolo per i frati giovani dell’Ordine proprio in Terra Santa. Lo faremo, a Dio piacendo, a Nazareth e al Monte Tabor, per finire a Gerusalemme, ripercorrendo i passi di Gesù. Desidero in modo speciale che i giovani frati conoscano la realtà della Terra Santa, in modo che rientrati nei loro Paesi d’origine siano maggiormente impegnati nell’aiuto e nel sostegno dalla presenza francescana nei Luoghi Santi».