Il prossimo 6 ottobre i membri dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro che risiedono in Italia centrale e Sardegna si riuniranno in preghiera. Vogliono accogliere così l'invito del Papa e chiederanno pace per il Medio Oriente alla Vergine Maria, che venerano come regina di Palestina e loro patrona. L'Ordine ha origini antichissime. Da metà Ottocento affianca e sostiene anche finanziariamente l'attività pastorale del patriarcato latino di Gerusalemme.
(g.s.) – Più volte nel corso dell’estate Benedetto XVI ha invitato a pregare per la pace in Medio Oriente. Anche se ora tra Israele e Libano le armi tacciono non si può dire che siano venute meno le ragioni di tensione. Agire e pregare per la pace resta dunque tuttora necessario. Per questo la Luogotenenza per l’Italia centrale e Sardegna dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro ha indetto, per il prossimo 6 ottobre una «Veglia di preghiera e di solidarietà per la pace in Terra Santa e in Medio Oriente».
L’iniziativa vedrà, pressoché nelle stesse ore della giornata, i cavalieri e le dame di Abruzzo, Molise, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria idealmente uniti in comunione spirituale per una corale supplica di pace alla Madonna, da loro invocata con il titolo di regina della Palestina (e patrona dell’Ordine del Santo Sepolcro).
A Roma l’incontro di preghiera sarà presieduto dal gran priore della luogotenenza, l’arcivescovo Giovanni De Andrea, e avrà luogo nella basilica di Santa Prassede con inizio alle ore 18,30. Saranno presenti anche il card. Carlo Furno, gran maestro dell’Ordine, e il luogotenente per l’Italia centrale e Sardegna, Alberto Consoli Palermo Navarra.
Analoghe manifestazioni, aperte a tutti i fedeli, si svolgeranno in varie diocesi. A Firenze interverrà anche l’arcivescovo, card. Ennio Antonelli. Anche ad Ancona, Perugia, L’Aquila, Cagliari, Frosinone e Campobasso si prevede che saranno i vescovi locali a guidare la corale preghiera di pace.
L’Ordine del Santo Sepolcro trae le sue origini storiche nel sodalizio cristiano costituitosi presso la basilica del Santo Sepolcro in Gerusalemme subito dopo la conquista della città santa da parte dei crociati. Nel 1847, ripristinato il patriarcato latino di Gerusalemme, Pio IX, con la bolla Nulla Celebrior, diede nuova vita all’Ordine, affidandogli il compito precipuo di provvedere al mantenimento delle attività del patriarcato stesso.
Con i contributi dei circa 24 mila cavalieri e dame, raggruppati in 52 luogotenenze (di cui 5 in Italia), l’Ordine del Santo Sepolcro finanzia 68 parrocchie e circa 45 scuole frequentate da oltre 19 mila ragazzi di diverse etnie e religioni. Gli allievi cristiani di questi istituti le cui rette sono interamente sostenute dai membri dell’Ordine sono circa 10 mila.
La Luogotenenza per l’Italia centrale e Sardegna amministra oltre 2.300 persone, tra cavalieri (laici ed ecclesiastici) e dame. È tra le più presenti in Terra Santa. Dal 2004 ad oggi ha organizzato 10 pellegrinaggi che hanno coinvolto oltre 500 pellegrini, tra cavalieri, dame e familiari.
Sempre dal 2004 la Luogotenenza si fa carico delle rette dei mille studenti cristiani, fra i 1.900 giovani circa, che frequentano la scuola di Madaba, in Giordania. Dall’anno 2006, inoltre, partecipa al finanziamento dei lavori e delle opere di ammodernamento del Centro scolastico comunitario di Jenin, in Samaria.