Il nostro tempo assiste ad un diffuso interesse per il Medioevo. Se mostre e convegni attirano un pubblico sempre più appassionato, non c’è ormai sagra cittadina che non offra la sua rievocazione in costume, con tanto di tornei, sbandieratori e cene medievali. E in questo revival, crociati e templari sono il più delle volte al centro dell’attenzione, anche di romanzieri e cineasti.
Non ci sarebbe nulla di male. Se non che troppo spesso un certo «Medioevo di cartapesta», fantasioso quanto discutibile, sembra prendere il sopravvento sulla realtà storica, almeno quella che è possibile conoscere e ricostruire. Con il pericolo che, in questo Medioevo inventato, ognuno finisca per trovarci e per metterci quel che più gli aggrada: origini nobilitanti per logge e sètte, tracce ante litteram di filosofie New Age, oscuri misteri ancora da scoprire e che i poteri ufficiali avrebbero tutto l’interesse a tenere nascosti… Dan Brown docet.
È quello che accade, in molte occasioni, quando si parla degli ordini religioso-militari, e dei Templari in particolare. Un argomento affascinante e molto complesso. Che cercheremo di affrontare in queste pagine, soprattutto in relazione al periodo medievale e alla presenza di templari e ospedalieri in Terra Santa.