Dopo l'udienza di Benedetto XVI, il 3 agosto i ciclisti di Overland sono tornati in sella alla volta della Puglia, percorrendo la via Casilina. Dopo la visita ad alcuni santuari locali si sono imbarcati alla volta della Turchia. Con l'incognita circa la situazione che troveranno ad attenderli in Medio Oriente.
Partito da Roma il 3 agosto, il gruppo dei pellegrini in bicicletta ha seguito la Via Casilina fino a Capua per poi proseguire verso il monastero di San Michele Arcangelo in Gargano sostenuti dalla parole del Papa che proprio quel giorno nella sua udienza ha espresso apprezzamento per un’iniziativa «che può contribuire alla pace in Terrasanta duramente provata dagli eventi bellici di questi giorni».
L’8 agosto il gruppo è giunto come da programma a Brindisi per l’imbarco verso la Turchia dopo aver percorso senza incidenti 1.660 chilometri, favorito anche da una temperatura molto più fresca rispetto alle previsioni.
Il gruppo è deciso a proseguire nella sua avventura spirituale e culturale, anche se le notizie provenienti dal teatro di guerra della Terrasanta si rivelano sempre più gravi e tali da poter impedire il raggiungimento della meta finale. In particolare la chiusura del porto di Haifa soggetto ai bombardamenti impedirebbe il rientro dei due pulmini al seguito. È stato in ogni caso annullato il viaggio dei familiari che avrebbero dovuto salutare i ciclisti al loro arrivo a Gerusalemme.