Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Benedetto XVI torna a scongiurare pace per il Medio Oriente

07/08/2006  |  Castel Gandolfo (Roma)
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Benedetto XVI torna a scongiurare pace per il Medio Oriente
Benedetto XVI chiede pace. Ma le armi in Medio Oriente non tacciono ancora.

All'inizio del pontificato Papa Benedetto XVI aveva fatto riferimento ideale a Benedetto XV, il Papa della pace, che invano aveva chiesto di scongiurare la prima guerra mondiale. Ora anche lui chiede pace per il Medio Oriente e osserva che «la guerra non porta nulla di buono per nessuno». Ma laggiù non c'è alcuna fretta di far tacere le armi.


Per quanto inascoltata rimanga la sua voce, nessuno potrà dire che Benedetto XVI sia rimasto muto e inattivo durante il conflitto israelo-libanese che insanguina il Medio Oriente in queste settimane. Negli ultimi giorni il Papa è tornato ancora a scongiurare l’immediato cessate il fuoco e a rammentare quanto la guerra sia un’inutile follia.

In un’intervista radiotelevisiva registrata a Castel Gandolfo il 5 agosto – e destinata ad essere messa in onda in Germania il giorno 13, in vista del viaggio in Baviera che Papa Ratzinger effettuerà dal 9 al 12 settembre – il Santo Padre ha osservato:

«Naturalmente la Santa Sede non vuole alcun potere politico. Ma noi vogliamo appellarci ai cristiani e a tutti coloro che si sentono in qualche modo interpellati dalla parola della Santa Sede, affinché vengano mobilitate tutte le forze che riconoscono che la guerra è la peggiore soluzione per tutti. Non porta nulla di buono per nessuno, neppure per gli apparenti vincitori. Noi lo sappiamo molto bene in Europa, in seguito alle due Guerre Mondiali».

«Ciò di cui tutti hanno bisogno è la pace. Vi sono forze morali che sono pronte per far comprendere che l’unica soluzione è che dobbiamo vivere insieme. Queste forze noi vogliamo mobilitare: i politici devono trovare le strade affinché questo possa avvenire il più rapidamente possibile e soprattutto in modo durevole».

Domenica 6 agosto, prima di recitare l’Angelus, il Pontefice è tornato sul tema con tono particolarmente accorato:

«Quanto abbiamo bisogno, anche in questo nostro tempo, di emergere dalle tenebre del male, per sperimentare la gioia dei figli della luce! Ci ottenga questo dono Maria, che ieri con particolare devozione abbiamo ricordato nell’annuale memoria della Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore. Voglia, inoltre, la Vergine Santa ottenere la pace per le popolazioni del Medio Oriente sconvolte da lotte fratricide! Ben sappiamo che la pace è prima di tutto dono di Dio, da implorare con insistenza nella preghiera, ma in questo momento vogliamo anche ricordare che essa è impegno di tutti gli uomini di buona volontà. Che nessuno si sottragga a tale dovere! Pertanto, di fronte all’amara constatazione che finora sono rimaste inascoltate le voci che chiedevano un immediato cessate-il-fuoco in quella martoriata regione, sento l’urgenza di rinnovare il mio pressante appello in tal senso, chiedendo a tutti di offrire il loro fattivo contributo alla costruzione di una pace giusta e duratura. Affido questo rinnovato appello all’intercessione della Vergine Santissima».

 

Abbecedario della Shoah
Anna Maria Foli

Abbecedario della Shoah

Le parole per capire e non dimenticare
Il Giubileo ad Assisi 2025
Enrico Impalà

Il Giubileo ad Assisi 2025

Guida al pellegrinaggio
Il Giubileo a Roma 2025
Roberta Russo

Il Giubileo a Roma 2025

Guida al pellegrinaggio
Grande storia dei Giubilei
Anna Maria Foli

Grande storia dei Giubilei

Dalle antiche origini ebraiche a oggi