A padre Pierbattista Pizzaballa il Premio Goccia d'Oro 2006 attribuito ogni anno a personalità che si sono distinte per il loro impegno sociale. Riconoscimenti anche all'Ospedale Sacra Famiglia di Nazareth e - alla memoria - a don Andrea Santoro.
Ogni anno l’amministrazione comunale di Rapolano Terme (provincia di Siena) attribuisce un premio nazionale denominato «La Goccia d’Oro». Il premio viene assegnato a personalità che si siano particolarmente distinte nell’impegno sociale e nell’ambito del volontariato. L’idea del premio nasce dalla convinzione che solo tante piccole gocce possono costruire una società più fraterna, solidale e a misura d’uomo.
Tra le Gocce d’Oro di quest’anno, consegnate il 24 giugno alla presenza del vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro mons. Gualtiero Bassetti, anche padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, con la motivazione: «Al merito del dialogo e della pace, nel segno di Francesco d’Assisi, primo assertore del dialogo tra cristianesimo e islam».
Oltre a quella attribuita al padre Custode, un’altra Goccia d’oro è «caduta» in Terra Santa. È stato infatti premiato l’Ospedale Sacra Famiglia di Nazareth per il suo impegno nell’assistenza sanitaria ai più bisognosi. Il premio è stato ritirato da fra Giampietro Luzzato, economo provinciale dei Fatebenefratelli.
Un premio speciale è stato anche attribuito alla memoria di don Andrea Santoro, il sacerdote romano ucciso in Turchia nel febbraio scorso.