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Gli archeologi sulle tracce degli edomiti

29/06/2006  |  Giordania
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Una missione condotta da archeologi giordani e statunitensi ha rinvenuto i resti di una miniera di rame che viene fatta risalire agli edomiti. La popolazione, citata nell'Antico Testamento, sembra aver costituito una società ben compaginata e strutturata piramidalmente già prima del 1250 avanti Cristo.


Importanti rinvenimenti archeologici a sud del Mar Morto, in territorio giordano, restituiscono evidenza storica agli edomiti, popolazione citata in più occasioni nell’Antico Testamento. La missione dell’Università di California di San Diego e del dipartimento delle Antichità in Giordania ha riportato alla luce i resti di una miniera di rame e dell’abitato ad essa corrispondente. I ricercatori non hanno dubbi: «Abbiamo potuto appurare un elevato livello di organizzazione sociale, indicativo di una società sicuramente più evoluta dei vicini israeliti, con cui ebbe relazioni spesso burrascose». Probabilmente si trattava di una società piramidale e una simile struttura era riprodotta anche nei gruppi di lavoro, dove gli operai erano gestiti e coordinati da un certo numero di soprintendenti; e gli operai non erano schiavi, ma salariati in maniera adeguata.

Gli esperti hanno potuto datare con la tecnica del carbonio 14 i manufatti in rame e gli attrezzi usati per lo sfruttamento della miniera. In questo modo hanno constatato che gli edomiti furono una società stanziale e organizzata addirittura prima del 1250 a. C., data presunta dell’esodo guidato da Mosé. È evidente allora il sorgere di attriti tra due gruppi umani ben intenzionati a imporsi l’uno sull’altro.

Tale rapporto contrastato trova poi un proprio riflesso nella narrazione biblica: l’episodio di Giacobbe (capostipite degli israeliti) ed Esaù (capostipite degli edomiti) allude a simili ancestrali rivalità. Si racconta che nel viaggio verso la Terra Promessa gli ebrei passarono oltre le terre, dove abitavano i fratelli, i figli di Esaù (gli edomiti appunto), lungo la via araba per Elat e Ezion Geber. Fu proprio Elat il centro principale del regno edomita, che – secondo la Bibbia – il re Edom riconquistò definitivamente dopo avervi scacciato i giudei. E qui vicino si trovavano anche le celeberrime miniere di re Salomone, di cui quella scavata oggi dagli archeologi può fornire un indicativo esempio.

Gli edomiti rimasero stabilmente nella regione fino all’arrivo dei nabatei, tribù di nomadi, che dal deserto arabico verso il VI secolo a. C. si spostò a nord. Qui, cacciati gli edomiti, i nuovi arrivati esercitarono una florida attività commerciale in tutta la zona a sud del Mar Morto, fungendo da ponte tra Mediterraneo e Oriente.

 

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